Politica

martedì 15 dicembre 2020

Ciclabile Fano-Urbino: «Lo studio di fattibilità è bloccato da due pareri negativi del Ministero»

Ciclabile Fano-Urbino: «Lo studio di fattibilità è bloccato da due pareri negativi del Ministero»

di Ufficio Stampa

Un nuovo elemento avalla la decisione dell’assessore regionale alle Infrastrutture e Lavori pubblici Francesco Baldelli di prevedere un percorso alternativo per la ciclabile del Metauro, che collegherà Fano a Urbino: “L’approvazione dello studio di fattibilità del percorso a fianco della ferrovia dismessa è sospeso da nove mesi a causa di due pareri negativi espressi dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il 20 marzo 2020 e il 15 aprile 2020 per l’interferenza con l’autostrada A14 e la relativa viabilità compensativa – ha rivelato in consiglio l’assessore Baldelli -. Noi stiamo utilizzando questa sospensione, cosa non fatta prima, in maniera utile: abbiamo infatti iniziato a elaborare un percorso alternativo, sul quale gli uffici tecnici della Regione sono già al lavoro e che ci consentirà di superare alcune criticità emerse nel tempo. E così, per recuperare il tempo perso dalla precedente amministrazione regionale, procederemo direttamente con l’affidamento della progettazione definitiva. A breve verranno quindi coinvolti i Comuni interessati dal tracciato, al fine di condividere la nuova ipotesi progettuale che sarà predisposta dagli uffici regionali, poi procederemo celermente con l’affidamento della progettazione definitiva”. La volontà è di iniziare i lavori nel primo trimestre del 2022.  

“Il nuovo tracciato – ha ribadito l’assessore Baldelli - sarà sempre in prossimità della strada ferrata ma più lontano dal sedime ferroviario. Così oltre al superamento dei pareri negativi del MIT manterremo aperta anche la possibilità in futuro, non interferendo col sedime, di riattivare la linea Fano-Urbino, non solo come ferrovia turistica ma anche come futura ferrovia dedicata al trasporto pubblico locale. Una metropolitana di superficie che consentirebbe ai cittadini di spostarsi agevolmente dall’entroterra alla costa e viceversa, in alternativa all’utilizzo delle auto. Tutto ciò, senza rinunciare alla ciclabile che sarà comunque realizzata sempre parallelamente alla strada ferrata. Sarebbe miope privilegiare una soluzione a scapito dell’altra. Nella visione complessiva che stiamo elaborando, insieme ai tecnici dell'assessorato, trasporto su gomma, stradale e ciclistico devono essere integrati e intermodali”.

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