Politica
mercoledì 23 aprile 2025
Camera e Senato ricordano Papa Francesco tra standing ovation, citazioni ma anche nuove polemiche

Un’aula piena, un minuto di silenzio che si trasforma in standing ovation, applausi bipartisan e parole dense di emozione, ma anche segnali evidenti di una politica che fatica a rimanere unita persino nel ricordo di Papa Francesco. È questo il clima che si respira alla Camera dei Deputati, dove senatori e deputati si riuniscono per rendere omaggio al Pontefice scomparso, in una giornata incastrata tra il voto sul decreto bollette e la discussione sul decreto Pubblica Amministrazione.
Il passaggio più condiviso arriva da Matteo Renzi, che cita Fabrizio De André: “Nel vedere quest’uomo che muore, madre io provo dolore, madre ho imparato l’amore”. Ma non mancano le tensioni. Il discorso di Elly Schlein, che attacca chi “deporta i migranti” parlando di “ipocrisia”, provoca la reazione visibile di Giorgia Meloni, che si copre il volto con la mano. Anche Giuseppe Conte parla di “ipocrisia”, criticando “i vaniloqui” di chi ha ignorato gli appelli del Papa contro odio e guerre.
La premier, nel suo intervento, si concentra invece su gratitudine e insegnamenti, ricordando momenti personali e pubblici vissuti con Papa Francesco, un pontefice che, a suo dire, “ha rotto gli schemi ed è entrato nel cuore delle persone”.
Lorenzo Fontana, presidente della Camera, definisce il Papa “pastore tra la gente”, capace di lasciare “un vuoto profondo nei cattolici e nell’intera comunità internazionale”. Il presidente del Senato Ignazio La Russa ne celebra “l’instancabile impegno per giustizia, pace e fraternità”.
Nei discorsi dei gruppi parlamentari emergono poi sensibilità diverse. I dem applaudono sia Galeazzo Bignami (FdI), che ricorda come “il Papa non è di parte”, sia Simonetta Matone (Lega), che lo definisce “spiazzante e lontano dai partiti, ma politicamente sempre presente”.
Eppure, anche nel giorno del lutto, in Transatlantico qualcuno dimentica la sobrietà: un selfie ironico con la scritta “manchi solo tu al conclave” fa il giro tra alcuni parlamentari, prima che tutti rientrino in Aula per l’ultimo saluto ufficiale a Papa Francesco, il pontefice che ha saputo parlare al mondo intero.