Politica

giovedì 10 ottobre 2024

Bora (PD): "Sulle università marchigiane in arrivo tagli dal Governo Meloni maggiori di altre regioni"

Bora (PD): "Sulle università marchigiane in arrivo tagli dal Governo Meloni maggiori di altre regioni"

di ANSA

"C'è il pericolo che il sistema universitario marchigiano, dopo essersi affermato nel corso degli anni come una vera e propria eccellenza italiana, inverta la sua tendenza di crescita qualitativa a causa dei tagli operati dal governo Meloni al Fondo di finanziamento ordinario. Tali tagli strutturali, infatti, colpiscono le Marche più di altre regioni: ben il 3% a fronte di una media nazionale di poco più del 2%".

E' quanto denuncia Consigliera regionale del Partito Democratico Manuela Bora.

"Basti dire che l'università di Macerata subirà - sottolinea - una decurtazione del 3,2%, quella di Urbino del 3,19%, quella di Camerino del 3,11% e la Politecnica delle Marche del 3,06%. Numeri che, ancora una volta, sbugiardano la fantomatica tesi della filiera istituzionale di centrodestra, secondo cui l'omogeneità politica di enti locali, Regione e governo nazionale avrebbe premiato le Marche. Ciò che accade è esattamente il contrario, con la giunta Acquaroli e i rappresentanti territoriali di Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia completamente muti davanti allo scempio compiuto dalla Meloni, che taglia le gambe al sistema formativo marchigiano".

La consigliera regionale dem sulla questione ha presentato un'interrogazione al presidente Acquaroli per conoscere quali azioni siano già state adottate o si intendano adottare per difendere il sistema universitario pubblico delle Marche.

"Il Fondo ordinario - spiega Bora - rappresenta la maggior fonte di finanziamento per le università statali e fornisce le risorse per le attività istituzionali degli atenei: erogazione dell'offerta formativa, ricerca di base, la cosiddetta terza missione e le retribuzioni del personale. Gli atenei marchigiani saranno quindi costretti a rivedere e riprogrammare le attività alla luce di una ingente diminuzione della disponibilità di risorse. E' evidente che a pagare saranno soprattutto i giovani ricercatori e i dottorandi, considerato che gli atenei dovranno rivedere al ribasso il numero delle assunzioni previste". 

"Questa vicenda - osserva Bora - testimonia tutta l'arretratezza della destra italiana, con la sua ostilità nei confronti della ricerca scientifica e l'avversione a ogni prospettiva di ascesa sociale tramite lo studio. Non è certo un caso che il governo Meloni si sia da subito mostrato particolarmente generoso verso le università telematiche che stanno determinato una competizione al ribasso nel sistema universitario stravolgendo le strategie e le forme organizzative degli atenei statali, costretti a competere con chi spesso antepone il profitto ai livelli qualitativi minimi nella propria offerta formativa".

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