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lunedì 03 giugno 2024

Blinken pressa Israele perché accetti la proposta di cessate il fuoco ma nella notte 22 morti nei raid su Gaza

Blinken pressa Israele perché accetti la proposta di cessate il fuoco ma nella notte 22 morti nei raid su Gaza

di AGI

Nonostante le proteste della comunità internazionale, l'esercito israeliano continua l'offensiva a Rafah, città al confine con l'Egitto nel sud del territorio palestinese, lanciata il 7 maggio con lo scopo di distruggere gli ultimi battaglioni del movimento islamico. Il bilancio delle vittime degli ultimi attacchi notturni su abitazioni e campi profughi nella Striscia di Gaza è pari ad almeno 22 morti, secondo quanto riporta l'agenzia stampa locale Wafa.

Almeno 12 persone, tra cui donne e bambini, sono perite nei raid su Khan Younis e Rafah, riferisce Wafa, laddove due attacchi israeliani sui campi profughi di Bureij e Nuseirat, nel centro di Gaza, hanno ucciso altre 10 persone. Per il momento appare quindi ancora inascoltato l'appello dei mediatori internazionali a Israele e Hamas affinché concludano un cessate il fuoco, dopo quasi otto mesi di guerra.

Gli Stati Uniti non cedono nel loro pressing diplomatico. Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha invitato Israele ad accettare la proposta di cessate il fuoco presentata venerdì dal presidente Joe Biden.

Secondo una dichiarazione del portavoce del dipartimento Matthew Miller, Blinken ha parlato ieri con il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant della proposta di raggiungere un cessate il fuoco totale e completo a Gaza come parte di un accordo sugli ostaggi che consentirebbe anche di aumentare l'assistenza umanitaria in tutta Gaza.

"Il segretario ha elogiato la volontà di Israele di concludere un accordo e ha affermato che la responsabilità della sua accettazione ricade su Hamas", si legge nella nota. Blinken ha inoltre sottolineato che la proposta "promuoverebbe gli interessi di sicurezza a lungo termine di Israele" e aprirebbe la possibilità "per una maggiore integrazione nella regione", riaffermando al contempo il forte impegno degli Stati Uniti per la sicurezza di Israele.

Gallant, fa sapere il suo ufficio, ha detto al segretario di Stato americano che Israele è determinato "a smantellare Hamas come autorità governativa e militare e "a questo proposito, ha discusso la questione di identificare e consentire l'emergere di un'alternativa di governo locale".

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