Politica
mercoledì 02 dicembre 2020
Biodigestore, Centrodestra per Vallefoglia: "Urge una consultazione popolare"

di Paolo Borlenghi, consigliere Centrodestra per Vallefoglia
Nell’articolo dato alle stampe il 26 novembre “Biodigestore, scavalcata l’ATA <<Non c’è un governo politico>>, si chiarisce che Marche Multiservizi potrà indubitabilmente costruire il suo Biodigestore a Talacchio in quanto manca dall’anno Domini 2015, e sottolineo 2015, il Piano d’Ambito.
Sembra che questo Piano d’Ambito doveva essere elaborato ed approvato dall’assemblea territoriale dei nostri Sindaci, ma sembra che in questi anni, nonostante i continui proclami da parte di questi signori, importante attenzione all’ambiente, difesa del territorio, essi non abbiano trovato il tempo per dedicarsi a questo Piano.
Meglio impegnarsi in inaugurazioni, interviste, apparizioni televisive e quant’altro, basta non affondare le mani nel problema reale: “Piano d’Ambito” e risolverlo.
Se le cose stanno così, come afferma il “Forum per i beni comuni”, la situazione Biodigestore comincia ad intricarsi ancora di più, oppure a svelare il suo vero volto, a seconda dei punti di vista. Questo starebbe a significare, che la possibilità di agire in deroga alla Legge, grazie o per dir meglio, a causa di un vuoto politico, consente ad una società di far ciò che vuole sul Nostro territorio con il colpevole coinvolgimento dei Sindaci.
Se le cose stanno così, quale Sindaco avrà il coraggio e/o la coscienza morale di dire: “scusate ho sbagliato” e dimettersi? Quale Sindaco, in questo caso il Sig. Ucchielli, si metterà di traverso all’operazione Biodigestore, che sembra nascere con tutta la legittimità del caso, rischiando una causa milionaria da parte di Marche Multiservizi per mancati profitti? Perché di questo si tratterebbe: visto la sua colpevolezza in concorso con altri Sindaci per la mancata approvazione del Piano d’Ambito, se solo tentasse di fermare il progetto di Marche Multiservizi (ammesso che ne abbia l’intenzione), potrebbe trovarsi ad affrontare una causa milionaria con il forte rischio di perderla e mandare in dissesto il Comune di Vallefoglia, oltre a vedersi addebitata personalmente dalla Corte dei Conti una probabile condanna pecuniaria di forte entità.
Ora, sempre se le cose stanno così, si capisce la latitanza del sig. Ucchielli e di tutti coloro che sarebbero colpevoli di tale vuoto politico, che non amerebbero ovviamente essere citati in giudizio, nell’intervenire apertamente nel dibattito Biodigestore.
Se le cose stanno così questi amministratori si troverebbero nel dilemma di scappare dal problema per difendere la propria poltrona, disinteressandosi completamente del Bene Comune, oppure di tirar fuori la testa dalla sabbia e affrontare e risolvere rapidamente la questione “Piano d’Ambito”. C’è ancora tempo per farlo? Ricordo che se Marche Multiservizi non renderà operativo, tramite la sua società Green Factory, il Biodigestore entro la fine del 2022 (sono previsti 18 mesi per costruzione e attivazione), perderà decine di milioni di contributi.
Il giorno successivo, 27 novembre, in un’intervista il Legale di Marche Multiservizi si affretta a dichiarare che, a suo avviso, il “Biodigestore è attività a libero mercato”.
Se l’attività è a libero mercato, perché Marche Multiservizi ha aspettato così tanto tempo per indicare l’area, attendendo, prima di pronunciarsi, cosa ne pensavano Fano e Urbino o i tavoli tecnici e politici istituiti dalla Provincia? Perché non ha immediatamente presentato un progetto visto che oggi rischia di perdere i cospicui contributi europei? A proposito, chi e a quale titolo, ha aperto la possibilità alla zona di Talacchio?
A Tavullia il Sindaco ha organizzato una diretta Facebook sul tema Biodigestore a Talacchio, lasciandomi a onor del vero alquanto perplesso: perché non organizzare questo dibattito assieme a Vallefoglia dove al momento i Signori Ucchielli, Calzolari (assessore all’ambiente) o Ciaroni (assessore ed esponente di Leu contraria al Biodigestore proposto) non si pronunciano e non hanno organizzato alcunché per la popolazione visto che è poi in quel territorio che si dovrebbe edificare ed impegnare un’area di circa 10 ettari? Sembra quasi una presa di distanza.
Il Sindaco di Pesaro, Ricci, dichiara in un post: “…avanti con l’impianto di Talacchio.”, e poi presenta la proposta di un’area alternativa vicino all’autostrada. Premesso che Pesaro non ha ancora potere su Vallefoglia (o forse non è così…), perché non convoca l’assemblea degli azionisti di Marche Multiservizi, visto che detiene, assieme ad Hera, più del 76% del capitale (esiste un patto parasociale fra questi due soci) e non da mandato agli amministratori di scegliere l’area di Pesaro? Il discorso in questo caso sarebbe apparentemente chiuso. Non è che per caso Ricci stia creando solo un diversivo per poi in realtà procedere convintamente solo e solamente su Talacchio?
Ognuno di questi personaggi citati, che pretendono di avere le competenze di amministratori pubblici, evita accuratamente di rispondere alla seguente domanda: la costruzione del Biodigestore, così come prospettata da Marche Multiservizi, sarebbe soggetta al Piano d’Ambito oppure è libera da vincoli e Green Factory di MMS può procedere speditamente per Talacchio?
Credo che la gente abbia bisogno di chiarezza da parte del Presidente della Provincia Paolini, ma soprattutto dal Sig. Ucchielli e la sua giunta che al momento sembra fuggire dal problema, e dalle proprie responsabilità, lasciando che la barca vada colpevolmente alla deriva. Sarebbe meglio che, anziché parlare di inaugurazioni o enfatizzare assestamenti di bilancio preoccupanti, il nostro sentisse la necessità di parlare ai suoi sudditi, tenendo presente che il Comune non è un suo giocattolo personale.
Nell’attesa che giungano parole da lor signori tese a sgomberare il campo da tutti i dubbi proposti, rimarco l’impellente necessità di chiedere, con una consultazione popolare, alla gente di Vallefoglia di esprimersi in tema di Biodigestore, prima che sia troppo tardi.