Politica

mercoledì 05 gennaio 2022

Biancani: "Tamponi a studenti che comunque devono farli, se lo sa Figliuolo si mette le mani nei capelli"

Biancani: "Tamponi a studenti che comunque devono farli, se lo sa Figliuolo si mette le mani nei capelli"

di Andrea Biancani, vicepresidente del Consiglio Regionale

Tamponi gratuiti per studenti e studentesse delle Marche: sarebbe potuta essere la volta buona, invece la Regione ha creato l'ennesimo caos con informazioni contraddittorie e prive di senso.

I tamponi per la riapertura delle scuole in sicurezza la Regione dovrebbero farli agli asintomatici o a chi non ha avuto contatti stretti.

Studenti, famiglie e scuole non ci capiscono più nulla. Arrivate indicazioni contraddittorie.

Dalla Regione è mancato un messaggio chiaro e soprattutto consapevole.

Cerco di spiegarmi.

Ultima dichiarazione ufficiale della politica Regionale: "La Regione Marche il 6 gennaio organizza una giornata di tamponi gratuiti per gli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado (escluse le superiori) in vista del rientro a scuola dopo le Festività. Una giornata rivolta agli studenti che abbiano dei sintomi o che abbiano avuto un contatto diretto, o sospetto, con un positivo".

In pratica riservato ai ragazzi che già dovrebbero fare un tampone prima di rientrare in classe e che non potrebbero tornare a scuola se non venissero rispettati i tempi di quarantena.

Un caos totale e soprattutto una verifica inutile.

Cerco di spiegarmi ancora meglio.

A che cosa serve dedicare una giornata per i tamponi antigenici a chi ha sintomi o a chi ha avuto un contatto diretto o sospetto con un positivo?

Questi ragazzi non possono andare a scuola comunque se non dopo verifica con un tampone. Praticamente si fa il tampone a chi avrebbe già dovuto farlo, e magari non proprio il 6, ma nel rispetto dei tempi previsti dalla quarantena.

Uno screening sulla popolazione scolastica avrebbe avuto senso solo se avesse riguardato gli studenti asintomatici, che non sono già sotto controllo, in quarantena o in altri percorsi.

Fare i tamponi a chi li deve già fare non aggiunge niente e anzi non permette di controllare proprio chi non è già sottoposto a verifica, anzi fa perdere il tempo al personale che poteva dedicarsi a un'attività diversa.

Ad esempio avrebbe potuto controllare gli asintomatici che non avevano avuto contatti stretti o dedicarsi ad implementare le vaccinazioni.

Mi sorge il dubbio che la politica regionale non sappia che cosa ha esattamente chiesto ad Asur. Probabilmente non hanno ancora capito a chi Asur sta già facendo i controlli e chi sarebbe invece opportuno controllare per fare un vero e proprio screening, ossia i ragazzi asintomatici che non hanno avuto contatti stretti.

Se lo viene a sapere il Commissario Figliuolo si mette le mani nei capelli.

Inoltre fare i tamponi agli asintomatici e senza contatti stretti avrebbe evitato costi per le famiglie che oggi devono pagarseli. Infatti per chi è sintomatico o ha avuto un contatto stretto i tamponi, oltre ad essere già previsti, sono già gratuiti.

Insomma, se lo screening venisse fatto come richiesto dalla Regione sarebbe inutile.

Sapete come andrà a finire? 

Asur farà i tamponi rapidi a tutti gli studenti che si presenteranno, anche a quelli che non sono stati previsti dalle indicazioni arrivate dalla Regione, ovvero ai ragazzi asintomatici e che non risultano aver avuto un contatto stretto, ben sapendo che sono i soli soggetti a cui ha senso fare un tampone, in quanto, gli unici soggetti che non sarebbero mai stati controllati e che avrebbero dovuto pagarsi il tampone.

Colgo nuovamente l’occasione per ringraziare il personale sanitario, sia di ASUR che di Marche Nord, e tutti i volontari per l’enorme lavoro che stanno facendo da ormai quasi due anni.

Dell'importanza di eseguire periodicamente uno screening nelle scuole, anche Micaela Vitri e il gruppo del PD in Consiglio Regionale, lo dice da mesi.

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