Politica
giovedì 04 marzo 2021
Biancani: "Servono ulteriori sedi per i vaccini come la Caserma di Pesaro, mi aspettavo un ruolo più attivo dal Ministero della Difesa"

di Andrea Biancani, vice presidente del Consiglio regionale
In questi giorni è stata evidenziata la necessità di individuare ulteriori sedi dove fare i vaccini.
Occorre trovare nuovi spazi perché ad oggi vengono fatti circa 600-800 vaccini al giorno mentre, l'obiettivo dichiarato, è riuscire a farne almeno 1500 al giorno già dalle prossime settimane.
Il centro sociale della Celletta di Santa Veneranda difficilmente riuscirà a sopportare il raddoppio delle persone.
La soluzione potrebbe essere l'utilizzo di più sedi ma la Regione ha deciso di limitare il numero per problemi di organico.
Conoscendo bene le realtà e gli spazi disponibili nella città di Pesaro mi vengono in mente diverse soluzioni.
Dobbiamo però tenere presente che gli spazi che verranno eventualmente individuati dovranno essere disponibili almeno per tutto il 2021 in quanto le vaccinazioni dureranno sicuramente per molti mesi.
Utilizzare le palestre delle scuole o altre sedi pubbliche ci porterebbe il blocco dei servizi per molti mesi. Forse un anno.
Ritengo sia più percorribile utilizzare le seguenti sedi: la Caserma di Pesaro (palestra o altro locali da individuare insieme all'esercito); gli spazi messi a disposizione dai privati, ad esempio capannoni inutilizzati, che dovranno comunque avere la disponibilità dei servizi igienici e di parcheggi adeguati.
Mi risulta che il Comune si sia attivato, insieme ad Asur, a cui spetta la scelta dei locali, per trovare altri spazi adeguati a ricevere un maggior numero di persone (almeno il doppio rispetto ad oggi).
Sinceramente mi sarei aspettato un ruolo più attivo da parte del Ministero Della difesa che, a tutt'oggi, non mi risulta abbia dato la propria disponibilità o indicazioni chiare per l'utilizzo degli spazi presenti all'interno della caserme.
La pandemia è un problema nazionale. Ritengo che lo stato, insieme alle Regioni e ai Comuni, debba fare di tutto per mettere a disposizione i propri spazi presenti sul territorio dando indicazioni chiare ai responsabili delle singole Caserme fornendo linee di indirizzo uniformi a livello nazionale. Non ritengo giusto lasciare soli i Comuni, come spesso accade, a risolvere tutte le problematiche organizzative.