Politica
giovedì 18 marzo 2021
Biancani: "Invito la Regione ad attivarsi quanto prima per il reclutamento di infermieri e assistenti sanitari"

di Ufficio Stampa Andrea Biancani
«Per dare una svolta alla campagna di immunizzazione, quando arriveranno le nuove forniture di vaccini dovranno aumentare non solo i punti di somministrazione, ma anche i vaccinatori e gli infermieri possono essere una risorsa fondamentale».
Lo sostiene il consigliere regionale Andrea Biancani che in una mozione urgente, sottoscritta anche dalla consigliera Micaela Vitri e dal gruppo del Partito democratico, invita la Regione ad attivarsi quanto prima “per il reclutamento degli infermieri e degli assistenti sanitari dipendenti delle Aziende del Sistema sanitario regionale nella campagna vaccinale, anche definendo accordi e convenzioni fra strutture, che li autorizzino a tali specifiche temporanee prestazioni nel territorio, svincolate dall'obbligo di esclusività del rapporto di impiego”, con l'obiettivo di aumentare sia i punti vaccino che l'orario di apertura.
«Gli infermieri rappresentano una categoria di professionisti qualificata, competente e numerosa – evidenzia Biancani – Sono circa 2mila e 700 nella provincia di Pesaro-Urbino e oltre 10mila nelle Marche. Oggi hanno un vincolo di esclusività che non consente loro di esercitare la professione fuori dagli ospedali e a livello nazionale si sta definendo una deroga per allentare questo limite, considerando, come è stato annunciato, l'arrivo nelle prossime settimane di numerosi quantitativi di vaccini. Occorre attivarsi subito anche a livello regionale, definendo accordi e individuando le risorse per garantire una retribuzione equa tra i professionisti. La preparazione e l'esperienza degli infermieri sono risorse preziose per fermare il virus e per raggiungere il prima possibile un'immunità diffusa, mettiamoli il prima possibile nella condizione di poter offrire la loro professionalità, garantendo condizioni di sicurezza e la giusta remunerazione».
Passi avanti anche sul coinvolgimento delle farmacie, al centro di uno dei punti del nuovo decreto del governo, «una scelta che sostengo da tempo – conclude Biancani - Le farmacie si trovano su tutto il territorio regionale, compresi i piccoli centri dell’entroterra, dispongono di personale già formato o comunque che può assimilare più velocemente nuove competenze. Continuo a ripetere che è questo il momento di snellire le procedure e di predisporre tutti gli atti per unire le forze, non possiamo farci trovare impreparati. Sarebbe un paradosso se, nel momento in cui potremo disporre di grandi quantitativi di vaccini, non fossimo in grado di utilizzarli in tempi rapidi».