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mercoledì 13 marzo 2024

Biancani: "Finalmente una buona notizia, il polo oncologico ed ematologico resterà a Muraglia"

Biancani: "Finalmente una buona notizia, il polo oncologico ed ematologico resterà a Muraglia"

di Ufficio Stampa Andrea Biancani

“La notizia che i reparti e i servizi legati a oncologia ed ematologia resteranno a Pesaro e nella stessa area di Muraglia è molto positiva. Mi fa piacere che la Regione abbia deciso di garantire questi servizi sul territorio e, soprattutto, certezze e serenità a pazienti e personale”.

Questo il commento del vicepresidente del Consiglio regionale Andrea Biancani, alla notizia dell’investimento regionale, di 4,5 milioni di euro, per adattare e attrezzare la palazzina Solazzi, attualmente sede di radioterapia, e altre strutture di Muraglia, per poter ospitare i reparti e i servizi attualmente ubicati nelle strutture da demolire, per costruire il nuovo ospedale. 

“In particolare - spiega Biancani - resteranno a Muraglia: radioterapia, oncologia, ematologia, il centro di preparazione dei farmaci oncologici, e la criobanca che conserva le cellule per i trapianti e la procreazione assistita. Positiva anche la notizia che si è trovato posto al San Salvatore per i servizi di diabetologia e il reparto infettivi, che potranno così restare attivi in città”. 

“Tra l’altro, in questo modo, si coglie un’occasione importante per aumentare la sinergia tra i reparti che si occupano di patologie tumorali, creando un unico luogo dove pazienti e operatori possono avere quasi tutti i servizi di diagnosi, analisi e cura. Servizi che, tra l’altro, sono legati ad alte specializzazioni cliniche che Pesaro ha potuto attivare, negli anni, grazie all’Azienda Ospedaliera Marche Nord, purtroppo chiusa. È fondamentale che radioterapia, ematologia e oncologia restino attivi in città durante i lavori, visto che l’unica alternativa per i pazienti, che spesso sono persone molto fragili, sarebbe andare fuori provincia o in Emilia-Romagna". 

“I trasferimenti di questi reparti, tuttavia, sono molto delicati e complessi. Le strutture vanno adeguate a specifiche caratteristiche tecniche e sanitarie, un esempio è la stringente normativa che regola i trapianti fatti ad ematologia, affinché possano garantire funzionalità e sicurezza dei pazienti Quindi, mi auguro che la Regione riesca davvero, come annunciato, a rispettare la scadenza di settembre 2024, entro la quale, stando all’accordo di programma firmato con il Comune, dovrebbero cominciare i lavori per il nuovo ospedale e tutti i reparti dovranno essere già attivi nelle nuove sedi”. 

“Purtroppo, restano ancora senza sede i servizi legati alla salute mentale, per i quali si stanno cercando strutture private in affitto, per la scelta di non voler investire nel recupero del San Benedetto, che avrebbe potuto ospitarli insieme a tanti altri ambulatori e servizi sanitari oggi sparsi per la città. Spero che alla fine la Regione capisca, come nel caso di oncologia e ematologia, che conviene ristrutturare il patrimonio pubblico invece che spendere in affitti privati”. 

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