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mercoledì 26 febbraio 2025

Beko, Antonio Baldelli (FdI): "Ricci e Nardella in Turchia per raccontare ciò che già sapevamo da settimane"

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Beko, Antonio Baldelli (FdI): "Ricci e Nardella in Turchia per raccontare ciò che già sapevamo da settimane"

di on. Antonio Baldelli (Fratelli d'Italia)

Gli europarlamentari Ricci e Nardella oggi si sono recati in Turchia per incontrare i vertici di Beko Europe. Il risultato? Hanno avuto l’ardire di “irradiare” l’opinione pubblica con informazioni già note a tutti, che avrebbero dovuto conoscere anche loro se solo si fossero realmente interessati alla vicenda.

A chiudere il tutto, un lungo sproloquio burocratico di matrice europea, che purtroppo sembra più una di quelle roboanti elucubrazioni senza senso degna del film “Amici miei” che una reale soluzione per i lavoratori coinvolti.

Ma veniamo ai fatti.

Ricci e Nardella, non avendo partecipato agli incontri presso il MIMIT, ignorano che il Ministro Urso e i sindacati hanno già chiesto a Beko di incrementare i 300 milioni di euro di investimenti previsti. Eppure oggi ci raccontano la “non notizia” di un investimento confermato per soli 300 milioni, senza comprendere che il punto è proprio far salire quella cifra.

Ricci e Nardella ignorano anche che il governo ha già manifestato la piena disponibilità a utilizzare ogni strumento possibile, compresi i fondi europei, per sostenere un piano industriale serio e concreto, che non sia un semplice progetto di dismissione. Eppure oggi propongono di fare esattamente ciò che il governo ha già proposto, come se fosse una loro intuizione.

Ricci e Nardella, oggi, hanno però ammesso l’importanza di lavorare in sinergia con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e con il Ministero del Lavoro. Forse è stato il loro stesso interlocutore turco a spiegarglielo, visto che finora hanno agito in totale autonomia, senza alcun coordinamento con il governo.

Al di là di queste iniziative solitarie e autoreferenziali, che sembrano più orientate alla ricerca di visibilità personale in vista delle imminenti elezioni regionali che alla reale soluzione del problema, la preoccupazione per il futuro degli stabilimenti marchigiani e di quello di Siena resta per noi fortissima.

Far credere che si possa rinviare questa trattativa a tavoli europei di futura e incerta istituzione è una strategia miope e pericolosa. La salvezza di centinaia di posti di lavoro va trattata ora, con serietà e responsabilità. Per questo continueremo a supportare l’azione del governo affinché Beko receda dai suoi intendimenti di dismissione. E ci auguriamo che tutti, senza inutili protagonismi, facciano lo stesso.

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