Politica

mercoledì 24 febbraio 2021

«Basita e ferita dalle parole di Ciccioli», dice Camilla Murgia

«Basita e ferita dalle parole di Ciccioli», dice Camilla Murgia

di Camilla Murgia, consigliera del Comune di Pesaro per Una Città In Comune

Resto basita e ferita dalle parole di Ciccioli nei suoi canali social, dopo le critiche alle sue dichiarazioni sulla famiglia naturale.

Accusare di essere nuovamente bersaglio di manipolazione è oltraggioso per l’intelligenza, non solo mia, ma di migliaia di persone che hanno condannato la sua idea di “famiglia naturale”. Peccato che si senta vittima quando vittima in questa storia è solo la Legge, per i diritti di donne e uomini e per una cultura paritaria. Mi spiace che FdI con la proposta di Legge Regionale, completamente fuori da ogni analisi sociale profonda che vada al di là di padre-madre-figli, non sappia vedere l’anacronismo e la misantropia. Se si conoscesse la legge, si saprebbe che esiste il Diritto di Famiglia, modificato da vari interventi legislativi proprio per garantire i diritti.

La famiglia naturale è un concetto astratto e pericoloso: Ackerman già nel 1968 sosteneva che la famiglia fosse “un’entità mutevole, mai la stessa poiché adattata alle condizioni di vita caratteristiche di un peculiare tempo e un determinato luogo”. Oggi esistono numerose tipologie di famiglie, e dovremmo interrogarci su perché la famiglia sia spesso il nucleo di violenza e abuso, andando quindi ad analizzare (e supportare) non la forma anagrafica, ma le dinamiche esistenti in quella famiglia: una questione di sostanza, non di forma. La proposta di legge depositata da FdI trasforma le Marche in un laboratorio politico di una destra fondamentalista e patriarcale, escludendo centinaia di famiglie, tra cui quelle arcobaleno, a cui saranno precluse azioni di supporto. Ignoranza della legge, miopia nell’analisi della società e insensibilità. Eppure sarebbe così semplice applicare attraverso i Consultori Familiari la legge 194, una legge “bellissima”, che ancora aspetta di essere seriamente applicata, ma che oggi più che mai va difesa.

No ai Comitati Pro Vita nei consultori, no alla monetizzazione della maternità, no a una società patriarcale in cui “alcuni uomini” decidono per tutte. Questa destra è davvero fuori dal tempo se pensa che di fronte a tutto questo staremo in silenzio.

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