Politica

lunedì 25 novembre 2024

Baiocchi (FdI): "Le Marche in prima linea per dire no alla violenza contro le donne e tutelare i soggetti fragili"

Baiocchi (FdI): "Le Marche in prima linea per dire no alla violenza contro le donne e tutelare i soggetti fragili"

di Ufficio Stampa Nicola Baiocchi

Marina Luzzi di Fossombrone, Concetta Marruocco di Cerreto D’Esi, Rita Talamelli di Fano e Giuseppina Traini di Capodarco di Fermo, le 4 donne vittime di femminicidio nel 2023. 

È inaccettabile che mariti, compagni, padri, fratelli, uomini in genere, non abbiano rispetto verso le donne e non sappiano accettare un “no”, la fine di un amore, di una convivenza, il desiderio di emancipazione, solo per fare alcuni esempi. Dobbiamo spezzare questa catena di violenza, ciascuno di noi può fare la propria parte”. 

Questo il commento del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Nicola Baiocchi, presidente della IV Commissione, relatore di maggioranza del “Rapporto annuale sul fenomeno della violenza contro le donne nella Regione Marche”.

“I freddi numeri sono inequivocabili e, purtroppo, con un trend in crescita. Gli interventi per violenza domestica o di genere in Regione sono stati 13.793; 1.595 i casi di abuso e maltrattamento raddoppiati rispetto al 2022 che riguardano sia donne che minori. Aumentati di conseguenza i casi inviati dai Tribunali e Procure che passano da 514 nel 2022 a 1.109 nel 2023. Sono 232 le donne adulte con diagnosi di violenza, +20%, 19 le donne minorenni. I minori assistiti presso le strutture del Pronto Soccorso sono stati 35. Nel 2023 si sono rivolte ai Centri antiviolenza delle Marche 748 utenti, 43 in più rispetto al dato relativo al 2022, 109 in situazione di emergenza. A queste vittime di violenza è stato erogato dall’Inps il reddito di libertà, le beneficiarie della regione Marche hanno percepito complessivamente 336.000 euro su 340,528 euro a disposizione. Moltissime le segnalazioni per violenza psicologica, oltre che fisica. Le donne trovano ancora più coraggio nel denunciare le violenze subite. Nel 2023 sono stati 1.388 i reati legati alla violenza di genere, 67 in più rispetto al 2022; 29 le richieste di allontanamento; 83 i divieti di avvicinamento; 73 le richieste di ammonimento; i soggetti ammoniti per “atti di violenza domestica e stalking” sono aumentati con particolare riferimento agli atti per “stalking”; 173 sono i detenuti reclusi per reati ascrivibili alla violenza di genere, di cui 106 sono nella casa circondariale di Pesaro in cui è presente la sezione dedicata ai ‘Sex offender’. La Regione Marche nella programmazione 2023/2024 ha investito complessivamente 1.629.279 euro (€ 1.229.279,00 fondi statali e € 400.000,00 fondi regionali) a garanzia della sostenibilità finanziaria e operativa dei Centri Antiviolenza, delle Case Rifugio, delle azioni di rete e per l’avvio dei Centri per uomini autori di violenza. Sono in aumento in Regione le azioni di sensibilizzazione nelle scuole e di supporto e presa in carico dei minori che hanno subito violenza. Questo perché oltre alla repressione occorre investire nella prevenzione e mettere in piedi azioni educative e formative rivolte alle nuove generazioni. Insegnare a gestire gli aspetti emotivi per avere uomini più consapevoli del valore della diversità e piena consapevolezza della qualità della persona”, ha concluso Nicola Baiocchi, consigliere di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale e presidente della IV Commissione consiliare Permanente.



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