Politica
mercoledì 16 febbraio 2022
Azione: "La sanità nella provincia di Pesaro e Urbino deve essere ristrutturata partendo dal personale"

di Pesaro-Urbino in Azione
Azione, che nella nostra provincia guarda alle problematiche della sanità con particolare attenzione e preoccupazione, cercando di vederle con gli occhi dei cittadini e della buona politica, prende atto della recente conferenza stampa dell’assessore regionale all’edilizia Ospedaliera Francesco Baldelli e intende sollevare alcune importanti osservazioni.
Baldelli ha informato la stampa del fatto che l'attuale giunta regionale intende realizzare nella regione 3 nuovi ospedali, tra cui quello di Pesaro, a Muraglia, confermando così lo scioglimento dell’Azienda Ospedaliera Marche Nord, il grande inganno voluto dalle precedenti amministrazioni, mentre Fano, terza città delle Marche per numero di abitanti, e dove viene programmata la costruzione di una Palazzina (verosimilmente per l’Urgenza e l’hospice pediatrico nei locali del vecchio Ospedaletto), rimane con un pugno di mosche in mano.
Nata con la mission di garantire autonomia operativa ai presidi ospedalieri, di riconoscere pari dignità agli stessi e valorizzazione delle relative professionalità con potenziamento della continuità assistenziale Ospedale -Territorio, l'azienda Marche Nord si proponeva come strumento per ridurre la migrazione dei pazienti fuori regione e per attrarre pazienti da altre regioni. Ora, l'attuale conferma del tramonto di questo progetto, sancisce anche la definitiva soppressione dei valori e concetti che dovevano animarlo.
Ne è ulteriore conferma l’attenzione solamente "edilizia” posta dalla Giunta sulla ristrutturazione - potenziamento della sanità di prossimità ed alla telemedicina, attualmente inesistente.
Si parla di nascita delle case di comunità, degli ospedali di comunità e dei COT oltre alla ristrutturazione integrale dell’Ospedale di Pergola, e certamente preparare i nuovi contenitori edilizi, mediante l’attuazione del PNRR sanità, è cosa buona, ma forse prima bisognerebbe aver chiaro a quale personale medico e paramedico far ricorso per far funzionare la sanità di prossimità e quella Ospedaliera.
A cominciare da Frontone, Pergola, San Lorenzo dove mancano i medici di base per continuare con le guardie mediche non più attive nell’entroterra ed anche a Pesaro, tanto che l'assessore Saltamartini consiglia di rivolgersi al 118 in caso di urgenze festive e/o notturne, per terminare con i bandi andati deserti per completare l’organico del Pronto Soccorso di Pesaro.
E lo stesso Ospedale di Pergola, in ristrutturazione continua da anni, potrà certo beneficiare di un impulso edilizio, ma il dramma è che non ci sono medici anestesisti h24 al suo interno, e forse sarebbe corretto dire agli utenti che un ospedale non garantisce la salute dei suoi utenti se al suo interno non ci sono presenti, h24 questi specialisti.
La sanità nella nostra regione e nella nostra provincia è in grave difficoltà, organizzativa e performativa, e i muri entro i quali viene erogata sono solo una parte, forse nemmeno la più urgente, dell'ingente lavoro da svolgere per riportarla a livelli dignitosi.