Politica
lunedì 24 marzo 2025
Assicurazione catastrofi naturali, Ricci: “Una tassa occulta, va rinviata”

L’obbligo di stipulare un’assicurazione contro i rischi delle catastrofi naturali è una tassa occulta che pesa su oltre 4 milioni di aziende italiane e deve essere rinviata. A denunciarlo è Matteo Ricci, europarlamentare del Partito Democratico e membro del gruppo S&D, in un post sui social.
“Tutte le maggiori associazioni imprenditoriali del Paese hanno evidenziato le criticità di questa norma, che è poco chiara e superficiale. Non definisce con precisione i fenomeni coperti, non prevede il rimborso dei danni alle merci, né agevolazioni di alcun tipo, e penalizza le aziende nelle aree più a rischio. Inoltre, il 22% dei costi assicurativi finisce nelle casse dello Stato, una vera e propria tassa immotivata”, afferma Ricci.
L’europarlamentare critica anche l’incoerenza della destra: “Chi in Italia e in Europa nega il cambiamento climatico, poi obbliga le imprese a sottoscrivere una polizza di questo tipo. Una contraddizione evidente che scarica i problemi sulle aziende, mentre intere aree produttive sono sempre più colpite da alluvioni ed eventi estremi”.
Ricci porta l’esempio delle Marche, con oltre 120mila imprese già in difficoltà, ma anche della Toscana e dell’Emilia-Romagna, regioni che hanno subito ingenti danni per le recenti alluvioni.
Per questo motivo, l’europarlamentare chiede al governo di rinviare il decreto e lavorare su misure serie per contrastare il dissesto idrogeologico e il cambiamento climatico, senza gravare ulteriormente sulle imprese.