Politica

mercoledì 13 aprile 2022

Arretramento ferrovia, Una Città in Comune: "Dalla Regione una miopia provinciale pericolosa per tutti"

Arretramento ferrovia, Una Città in Comune: "Dalla Regione una miopia provinciale pericolosa per tutti"

di Una Città in Comune

Nel consiglio di lunedì 11 aprile il sindaco di Pesaro ha riportato il progetto di arretramento della ferrovia che interessa la costa Adriatica, in particolare le Marche lanciando un appello alla Regione: “Non si può giocare con un’opportunità storica”. 

Come lista "Una Città in Comune", siamo particolarmente sensibili allo sviluppo economico della città: l’ordine e il benessere sociale della comunità passa anche attraverso un sistema capace di offrire lavoro e attrarre ricchezza.

A maggior ragione oggi, in cui il territorio deve affrontare la crisi già in essere del nostro distretto produttivo, e le conseguenze dovute a 2 anni di pandemia, blocchi produttivi, aumento dei costi delle materie e al conflitto in Ucraina, che getta non poche paure sul futuro.

Il potenziamento della tratta Bologna-Bari prevede un investimento di 5 miliardi di euro stanziati dal Governo. La parte più importante di questo - pari a 1,8mld - è destinata all’intervento sulle Marche che prevedrebbe, a Pesaro, lo spostamento della linea ferroviaria dalla costa all’interno, garantendo una lunghissima serie di opportunità e vantaggi.

Realizzandolo, innanzitutto, difenderemmo il passaggio dei treni nella direttrice Adriatica che deve far fronte a una concorrenza crescente dell’alta velocità che potrebbe distrarci non poche tratte. Poi verrebbe potenziato il trasporto su ferro (ben più pulito e sostenibile di quello si gomma) delle merci, aggiungendo i passaggi di container per che prima viaggiavano su tir. Inoltre si faciliterebbe l’arrivo dei turisti, tra i più importanti benefici collegati a questa operazione.

Ma la Regione sta ostacolando questo processo, immischiandolo su contese e diatribe che rischiano di farlo saltare o, nella migliore delle ipotesi, rallentare. Lo fa mettendo in competizione i comuni marchigiani in un momento storico delicato, in cui il territorio necessità, quanto mai, di sostegno economico. Lo fa mostrando una miopia provinciale che non ci rappresenta, nociva e pericolosa per tutti.

La Regione è un’istituzione che deve dare supporto e assistenza. Deve farlo, a maggior ragione di fronte all’opportunità data da un progetto così importante per l’intero territorio marchigiano, evitando di entrare in contestazioni e contradditori che ci paiono molto ma molto più strumentalizzazioni politiche, richiamando l’attenzione dei pesaresi su quello che sta succedendo.

Ci stupiscono soprattutto le dichiarazioni dell’assessore regionale Baldelli, che ha impostato la campagna elettorale sulla riapertura della tratta ferroviaria Fano - Urbino, un progetto che pensiamo non si farà mai. Forse il suo atteggiamento è dovuto al fatto di aver capito che il suo sogno di capostazione finisce qui. 

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