Politica
sabato 02 luglio 2022
Arretramento ferrovia, Ciccioli: "Dal ministro Giovannini ci aspettavamo una maggiore volontà di confronto"

di Ufficio Stampa
“Dal ministro delle Infrastrutture e della Mobilità, Enrico Giovannini, in visita nel territorio pesarese, ci saremmo attesi una maggiore volontà di confronto. Invece, pare, come si evince dalle sue parole, che è già tutto deciso. Salvo parlare, poi, di una nuova proposta che comunque non potrà essere quella che tutti noi auspichiamo: l’arretramento ferroviario di tutta la tratta regionale che corre lungo la dorsale Adriatica. Anche a noi, il presidente Francesco Acquaroli lo ha ribadito sempre, interessa arrivare il prima possibile a un accordo per colmare, al più presto, il gap infrastrutturale delle Marche a causa di scelte miopi e dilatorie portate avanti dalla sinistra in oltre tre decenni di governo regionale. Certo fa specie che Giovannini abbia affermato categorico come non comprenda la necessità di salvaguardare i numerosi centri costieri marchigiani e delle altre Regioni interessate. L’espressione utilizzata, “non capisco proprio a chi possa servire”, non ci fa ben sperare. Infatti, l’aumento dei treni merci – 120 treni merci a pieno regime - senza un concomitante arretramento ferroviario, andrà a minare irrimediabilmente la nostra vocazione turistica. Come evidenziato dall’ordine degli Ingegneri e da tutti i principali attori economici regionali (sbagliano tutti?) non è concepibile implementare un piano così monco e miope che non comprenda anche il sud della Regione. Anche perché legato all’arretramento ferroviario di tutta la dorsale adriatica, vi è l’auspicato potenziamento dell’Alta velocità”.
Queste le dichiarazioni del capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale delle Marche, Carlo Ciccioli, in risposta alle pubbliche dichiarazioni del ministro Giovannini.