Aree interne dimenticate, Scaramucci: “Basta propaganda, servono interventi reali”

Le aree interne delle Marche continuano a soffrire per l’assenza di politiche efficaci, mentre da anni il tema è oggetto di propaganda senza ricadute concrete. A denunciarlo è Federico Scaramucci, candidato alle prossime elezioni regionali, che lancia l’allarme su spopolamento, isolamento e ritardi infrastrutturali.

“I problemi sono molteplici: dallo spopolamento all’inadeguatezza dei collegamenti con la costa – afferma Scaramucci –. Le comunità locali denunciano l’abbandono da parte delle istituzioni, che ha favorito la migrazione dai borghi verso le città”. L’assenza di interventi strutturali, spiega, non solo ha indebolito l’entroterra, ma ha conseguenze anche sulle aree costiere, esposte a rischi ambientali maggiori.

Tra le proposte di Scaramucci: incentivi per l’acquisto e la coltivazione dei terreni agricoli, agevolazioni fiscali, miglioramento della rete stradale e sostegno alla vita nei piccoli centri. “Chi vive nell’entroterra affronta costi elevati per l’istruzione e disagi nei trasporti, con infrastrutture fatiscenti e collegamenti insufficienti. Servono misure per garantire mobilità, servizi e opportunità reali”.

Scaramucci segnala anche le criticità legate ai grandi impianti industriali, spesso imposti senza ascoltare i residenti: “Superstrade, metanodotti e pale eoliche impattano sull’ambiente senza portare benefici ai cittadini. Così si ostacola anche lo sviluppo turistico”.

Infine, il candidato pone l’accento sulle disuguaglianze sanitarie e digitali: “La carenza di presidi interni e la mancanza di fibra ottica aggravano l’isolamento. Serve un piano strutturale per garantire assistenza, connettività e pari diritti anche a chi vive lontano dalla costa”.