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mercoledì 15 ottobre 2025

Il Consiglio comunale di Pesaro approva la mozione sui tagli agli enti locali

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Il Consiglio comunale di Pesaro approva la mozione sui tagli agli enti locali

È stata approvata con 21 voti favorevoli e 10 contrari la mozione presentata dai capigruppo di maggioranza Mattioli, Bernardi, Tomassoli, Lugli, Fabbri, Vastante e Mariani sui “Tagli agli enti locali derivanti dalla Legge di Bilancio 2025-27”

A illustrare il documento è stata la consigliera Francesca Mattioli, che ha sottolineato come la manovra nazionale comporti «una riduzione significativa delle risorse destinate a Comuni e Regioni», incidendo sulla capacità degli enti di programmare e sostenere spesa corrente e investimenti pubblici.

La mozione impegna il sindaco e la giunta a promuovere un’azione di sensibilizzazione verso Governo e Parlamento, per chiedere la revisione dei tagli e l’apertura di un tavolo di confronto sulle future ripartizioni delle risorse, con l’obiettivo di tutelare la qualità dei servizi e la capacità d’investimento dei territori.

Il dibattito in aula è stato animato. Dall’opposizione, Boresta ha definito la mozione «inveritiera» e «intellettualmente disonesta», mentre Malandrino ha ricordato i tagli alla sanità avvenuti nei precedenti governi, sottolineando gli attuali incrementi di spesa sanitaria da parte dell’esecutivo Meloni. 

Redaelli ha parlato di «protesta sterile», mentre Andreolli ha evidenziato la necessità di una ristrutturazione della spesa corrente comunale.

Dalla maggioranza, Bernardi ha sottolineato che «i tagli ci sono e pesano sui bilanci locali», mentre Palazzi ha richiamato l’attenzione sulla riduzione dei fondi per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, «un taglio che mette in difficoltà i Comuni più virtuosi».

L’assessore al Bilancio Riccardo Pozzi, riportando il parere della giunta, ha confermato la presenza dei tagli «nero su bianco nella Legge di Bilancio» e ha evidenziato le difficoltà per i Comuni che, pur avendo intercettato fondi Pnrr, si trovano ora con meno risorse per sostenere welfare, personale e nuovi servizi. 

«È grave che a essere penalizzati siano proprio gli enti più virtuosi – ha dichiarato –. Mi auguravo un voto unanime, come avvenuto in Anci, ma così non è stato».

In dichiarazione di voto, Rocchi e Lugli hanno confermato il voto favorevole dei rispettivi gruppi, mentre Redaelli, Marinucci e Marchionni hanno espresso voto contrario, criticando la mozione per mancanza di concretezza e visione strategica.

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