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sabato 20 settembre 2025

Ancona, presidio al porto contro la guerra a Gaza: la Cgil Marche chiede stop al massacro

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Ancona, presidio al porto contro la guerra a Gaza: la Cgil Marche chiede stop al massacro

“Basta sostenere il genocidio a Gaza. Il governo e le istituzioni locali devono prendere posizione e fermare il massacro”. 

Con queste parole si è aperto il presidio che ieri pomeriggio ha animato il porto di Ancona, organizzato dalla Cgil Marche in solidarietà con la popolazione palestinese. 

La banchina davanti alla fontana dei Due Soli si è riempita di cittadini che hanno esposto bandiere della Palestina e striscioni contro il governo israeliano.

La mobilitazione anticipa le due manifestazioni annunciate per lunedì, sempre nel capoluogo marchigiano, con l’intenzione di bloccare simbolicamente il porto. 

Dal microfono numerosi interventi hanno denunciato “l’invio di armi al governo di Israele” da parte dei Paesi europei.

Tra i presenti anche Matteo Ricci, eurodeputato PD e candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Marche, che nei giorni scorsi ha ribadito più volte la volontà di far riconoscere lo Stato di Palestina in Regione.

Con lui anche Lidia Mangani, candidata del Partito comunista italiano, che ha chiesto di interrompere ogni relazione culturale e commerciale con Israele.

Il segretario generale della Cgil Marche Giuseppe Santarelli ha sottolineato la necessità di “alzare un grido forte dei lavoratori per fermare il massacro”, mentre Ammar Hamadneh, attivista palestinese del coordinamento Marche per la Palestina, ha evocato il sogno di “un 25 aprile per la Palestina”, richiamando la memoria storica come monito contro i crimini del presente.

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