Politica
lunedì 23 maggio 2022
Amazon nelle Marche, Ciccioli: "Il premio 'Pinocchio del mese' va a Morani, Mangialardi e Losacco del PD"

di Ufficio Stampa
“Potrei solo dire che avevo ragione io, ma sarebbe troppo semplice. Ciò che è avvenuto in casa del Pd è grottesco, meritano il Premio 'Pinocchio del mese' che ho deciso di istituire a partire da ora. Sarà consegnato, a insindacabile giudizio della giuria, a chi la spara più grossa. Per questa prima assegnazione, la meritano ex equo: Morani, Mangialardi, Losacco del PD”.
Questo il commento del capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale, Carlo Ciccioli, sull’investimento di Amazon nelle Marche.
“Eppure sono tutti politici di lungo corso e gli riconoscono una sufficiente preparazione personale e politica. Evidentemente mi sbagliavo, capita. Non si informano, non approfondiscono, continuano a rilasciare dichiarazioni a caso che, puntualmente, gli si ritorcono contro. Arrivano al parossismo di pretendere loro delle scuse, invece di cospargersi il capo di cenere perché generano allarmismi fuori posto ingiustificati su qualsiasi argomento in cui decidano, improvvidamente, di intervenire. Il premio stavolta gli viene assegnato a furor di popolo, considerate tutte le telefonate e messaggi canzonatori nei loro confronti che ho ricevuto a partire da giovedì scorso. Il presidente di Interporto Marche, Massimo Stronati, non aveva neppure concluso la propria audizione, che i paladini dell’allarmismo avevano pronta una dichiarazione con la quale annunciavano la decisione di Amazon: trasferire il proprio investimento dalle Marche, alla Spagna. E giù a dar contro a tutti. Peccato, però, che proprio non capiscono e, quindi, mistificano i fatti. Stronati non aveva detto nulla di tutto ciò. Ma ciò accade quando si sceglie di fare politica in modo superficiale. Bastava una semplice ricerca online per arrivare alla verità dei fatti. A Valencia è quasi ultimato l’insediamento Amazon che sta per essere inaugurato, probabilmente a giugno, dopo due anni di lavori, ben prima del progetto di Jesi, implementato ora in seguito all’annullamento dell’investimento originariamente previsto a Rouen, nella periferia di Parigi, poi bloccato da alcuni ricorsi. Per gli incapaci, sarebbe bastato aprire Google Maps per verificare la distanza che intercorre fra Valencia e Jesi: 1.700 chilometri circa. Tempo di percorrenza 17 ore e 38 minuti in auto; 18 ore e 28 minuti in treno; quasi un giorno per l’autotrasporto. Si comprende bene, dunque, come i due progetti non potevano essere alternativi. A Jesi, infatti, ci si batte per realizzare un hub logistico fra i più importanti per l’Europa Centrale. Non saranno le problematiche burocratiche a fermarci. Noi preferiamo i fatti, alle parole, a differenza del Pd. L’Amministrazione di centrodestra Acquaroli ha dovuto mettere riparo a percorsi arditi per tutelare gli ingenti investimenti dedicati all’Interporto e i diritti sui beni della Società pubblica. Ora dal CdA dell’Interporto – conclude Ciccioli - vi sarà una nuova spinta propulsiva per il conseguimento dell’obiettivo”.