Alta velocità Adriatica, Acquaroli replica a Ricci: "Nessun fondo tolto alle Marche, solo polemiche infondate"

“Nessun finanziamento era stato stanziato per l’arretramento della linea ferroviaria tra Pesaro e Fano. Parlare di due miliardi di euro sottratti alle Marche è pura demagogia”. 

Così Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche e candidato per un secondo mandato alle elezioni regionali di fine settembre, risponde all’attacco del suo sfidante del centrosinistra Matteo Ricci.

Acquaroli chiarisce che si trattava, all’epoca, solo di ipotesi esplorative e interlocuzioni preliminari risalenti all’estate 2022, mai tradotte in atti concreti né in finanziamenti. 

“Mi sono informato direttamente con Fs e Rfi, e mi è stato confermato che non vi era alcun tipo di fondo destinato alla tratta marchigiana per l’alta velocità”, sottolinea il presidente, ribadendo che il nuovo governo ha scelto di puntare su un progetto organico per una nuova linea Adriatica AV, e non su interventi a stralci sulla linea esistente.

Tra i risultati già ottenuti, Acquaroli cita l’avvio della realizzazione della prima tratta, la redazione del documento programmatico nazionale e la nomina del commissario per l’alta velocità, “che segna un salto di qualità e un impegno concreto da parte dello Stato”. 

Per il presidente, investire sulla nuova linea AV adriatica è l’unica strada per evitare il definitivo isolamento infrastrutturale del versante est del Paese, colmando un ritardo che coinvolge anche Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia settentrionale.