Politica
martedì 06 maggio 2025
"Affidopoli", Centrodestra: "Dal Comune vogliamo risposte su sponsorizzazioni e flussi economici"

Proseguono gli interrogativi e si alza il tono della protesta da parte dei consiglieri comunali di centrodestra a Pesaro sul caso “Affidopoli”, l’inchiesta che da quasi un anno getta ombre su affidamenti, sponsorizzazioni e gestione economica di alcune attività pubbliche e culturali della città.
Dopo nuove acquisizioni di documenti da parte di Polizia e Guardia di Finanza presso il Comune, la sede della Fondazione Pescheria e gli uffici di Aspes, i consiglieri tornano a chiedere trasparenza, verità e responsabilità politica.
«Sono mesi che poniamo domande precise in Commissione Controllo Atti e in Consiglio comunale, ma dal sindaco Biancani e dalla sua giunta è calato un silenzio assordante», denunciano i consiglieri Michele Redaelli, Daniele Malandrino, Serena Boresta, Cristina Canciani, Giovanni Corsini (FdI), Mauro Marinucci, Giovanni Dallasta, Antonio Bartolomei (FI), Marco Lanzi, Giulia Marchionni (Pesaro Svolta), Dario Andreolli (Lega).
Secondo il gruppo, le risposte ricevute alle interrogazioni protocollate, come quella sulla straordinaria manutenzione della rotatoria di Piazzale D’Annunzio, sarebbero state «disarmanti e preoccupanti».
Al centro delle richieste di chiarimento ci sono le sponsorizzazioni tra il 2021 e il 2024, gli eventuali soggetti intermediari, i beneficiari dei fondi e le modalità di gestione.
«Vogliamo sapere chi ha avanzato formalmente le richieste di sponsorizzazione, a chi sono stati destinati i fondi, su quali conti correnti siano finiti e soprattutto - accusano - chi ha indicato ai privati di versare direttamente ad associazioni esterne».
I consiglieri chiedono inoltre di conoscere «chi abbia autorizzato queste pratiche e perché non siano mai state comunicate ai dirigenti comunali competenti».
Il centrodestra punta il dito contro la continuità amministrativa tra la passata e l’attuale giunta, definita “fotocopia”, e denuncia un clima di opacità: «È inaccettabile che, a distanza di un anno dall’indagine, l’Amministrazione non abbia fatto alcuna chiarezza. È diritto dei cittadini sapere dove sono finiti quei soldi e chi ha aggirato i controlli».
Il gruppo consiliare assicura che continuerà a incalzare l’esecutivo cittadino finché non sarà fatta piena luce: «Il silenzio dell’Amministrazione pesa sempre di più sulla sua credibilità. È il momento di rompere il muro di omertà istituzionale. La città merita trasparenza».