Politica
martedì 27 maggio 2025
Acquaroli: "Abbiamo bellezze uniche a costi accessibili, ma manca ancora una cosa: l'orgoglio marchigiano"

“Il futuro delle Marche si costruisce sulla competenza, l’innovazione, la ricerca e lo sviluppo”.
Così Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche, è intervenuto ieri al Teatro delle Muse di Ancona, durante l’evento “Riscriviamo il Futuro” organizzato da Paesaggio dell’Eccellenza.
Un’occasione per tracciare una visione chiara e concreta del rilancio regionale.
“Stiamo lavorando alla messa in rete delle potenzialità della nostra regione - ha dichiarato Acquaroli - con l’obiettivo di garantire uno scambio più rapido di persone, merci e informazioni. Questo significa investire in strade, porti, nell’aeroporto che è strategico e nell’interporto”.
Un lavoro infrastrutturale fondamentale per colmare il gap accumulato negli anni e per dare nuova centralità alle Marche, anche sul fronte della sanità: “Vogliamo riportare i servizi fondamentali nell’entroterra, puntando sulla prossimità e sulla qualità, contrastando l’inappropriatezza delle prestazioni”.
Il presidente ha affrontato anche il tema del turismo, uno dei motori di crescita più promettenti per il territorio.
“Le Marche non sono facili da raggiungere per le grandi masse, ma stiamo registrando un milione di presenze in più rispetto al periodo pre-pandemia. È il segno che la regione sta vivendo un processo di scoperta. Dobbiamo però investire nella promozione e nella qualità dell’accoglienza. Chi arriva qui cerca autenticità, vuole vivere un’esperienza”.
Acquaroli ha sottolineato l’importanza di destagionalizzare l’offerta e di proporre un turismo integrato: mare, montagna, arte e storia.
“Abbiamo bellezze uniche a costi accessibili, ma manca ancora una cosa: l’orgoglio marchigiano. Per anni, ad esempio, abbiamo chiamato i vincisgrassi ‘lasagne’. Ma chi cerca le lasagne va altrove. Invece dobbiamo valorizzare ciò che ci rende unici, perché proprio nell’identità e nelle tradizioni si trova la chiave per distinguersi”.
Grande attenzione infine ai borghi, considerati elemento distintivo e risorsa strategica: “Stiamo puntando sul recupero del patrimonio immobiliare da destinare alla ricettività, sui servizi territoriali, sul patrimonio enogastronomico. I borghi marchigiani rappresentano una risorsa preziosa su cui costruire un’offerta turistica autentica e sostenibile.”