Politica

martedì 15 aprile 2025

Acquaroli sull'accordo Beko: "Abbiamo raggiunto il miglior risultato possibile nelle attuali condizioni"

Acquaroli sull'accordo Beko: "Abbiamo raggiunto il miglior risultato possibile nelle attuali condizioni"

“La crisi industriale in corso va letta con uno sguardo più ampio, radicato nel passaggio di Indesit a Whirlpool, avvenuto circa undici anni fa. Da quel momento il comparto ha attraversato anni difficili, fino ad arrivare a questi mesi, segnati da paura e incertezza in territori dove le alternative occupazionali sono poche”. 

A dirlo è il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, commentando la chiusura della vertenza Beko e la firma del protocollo d’intesa avvenuta a Roma, presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Acquaroli ha sottolineato come, grazie all’intervento del Governo e all’utilizzo della Golden Power, sia stato evitato lo scenario che si è verificato in altri Paesi europei, dove stabilimenti sono stati chiusi e migliaia di lavoratori hanno perso il lavoro senza alcuna tutela. 

“Abbiamo raggiunto il miglior risultato possibile nelle attuali condizioni – ha spiegato – ma il mio pensiero va prima di tutto ai lavoratori coinvolti negli esuberi. Avremmo auspicato una tutela maggiore, soprattutto per gli impiegati dello stabilimento di Fabriano”.

Il governatore marchigiano ha però voluto guardare avanti, definendo questa nuova fase come un’occasione per ricostruire certezze e ridare prospettive a un settore strategico per il territorio. 

“Le Marche sono la culla dell’elettrodomestico italiano, un settore che ha prodotto occupazione, sviluppo e un indotto determinante. Non si tratta solo di fabbriche, ma di intere comunità il cui tessuto sociale ed economico è legato a questi impianti. Il nostro obiettivo è chiaro: difendere i siti produttivi e tutelare i lavoratori”.

Acquaroli ha ringraziato anche l’assessore Stefano Aguzzi, che ha seguito la vertenza sin dall’inizio, e ha ribadito la volontà della Regione di attivare tutte le risorse e gli strumenti utili per sostenere il percorso avviato con l’accordo. 

La firma del protocollo, approvato con l’88% di consenso tra i lavoratori, segna un punto di svolta in una crisi durata circa cinque mesi e che ha coinvolto centinaia di famiglie nelle Marche.

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