Cultura

mercoledì 04 gennaio 2023

Venerdì in programma il tradizionale appuntamento con il Concerto dell'Epifania del Coro San Carlo

Venerdì in programma il tradizionale appuntamento con il Concerto dell'Epifania del Coro San Carlo

di Ufficio Stampa

A conclusione delle celebrazioni per il 40° anno di fondazione, il Coro San Carlo offrirà, per il tradizionale appuntamento con il Concerto dell’Epifania, un’opera completa per soli, coro e orchestra mai eseguita a Pesaro finora, venerdì 6 gennaio presso la Cattedrale di Santa Maria Assunta alle 16:00.

Si tratta della “Missa Cellensis in honorem BVM in C (Caecilienmesse) Hob XXII: 5” di Haydn, un vero monumento della musica sacra in cui le voci di solisti e coro si intrecciano con le raffinate orchestrazioni, alternandosi in passaggi ora più virtuosi, ora più meditativi, con momenti tecnici di elevata caratura. Per l’occasione il Coro San Carlo di Pesaro, diretto dal maestro Salvatore Francavilla, sarà affiancato dall’Orchestra Sinfonica Rossini, realtà artistica con cui da anni prosegue un felice sodalizio che, in più momenti, ha cesellato nella storia del coro vere e proprie punte di pregio artistico che rimarranno indelebili nella storia. Tra queste, il recente riconoscimento del Pesaro Music Awards e l’appuntamento che chiuderà la stagione concertistica Sinfonica 3.0 (il 26 maggio 2023) con l’oratorio composto da Armando Pierucci.

«Per il Coro San Carlo, coronare questo 40° anniversario di fondazione con un concerto così importante è motivo di grande orgoglio e prestigio. - commenta il direttore artistico maestro Claudio Colapinto - Una compagine solida, diretta dalla sicura bacchetta del M° Francavilla, con la partecipazione di 4 solisti d’eccezione e dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini renderanno questo concerto indimenticabile. A ciò si aggiunge anche la “sorpresa” finale del 2022, che è ulteriore motivo di orgoglio e di stimolo a crescere: il conferimento al Coro San Carlo del Pesaro Music Award, una vera e propria conferma che il percorso intrapreso riceve consensi lusinghieri da parte di pubblico e critica. Siamo oltremodo riconoscenti per il patrocinio del comune di Pesaro, il generoso sostegno di ben 4 sponsor (Bcc Banca di Pesaro, Ottica Ciaroni, Ristorante Volta della Ginevra e Impianti elettrici Pedini) e la disponibilità dell’Arcidiocesi di Pesaro nella gentile concessione della Cattedrale cittadina». Al concerto ha confermato la sua presenza anche l’arcivescovo Sandro Salvucci.

Dopo i saluti e ringraziamenti del presiedente del consiglio comunale Marco Perugini, per il contributo che il Coro ha sempre dato alla città, anche l’assessore alla Bellezza e Vicesindaco Daniele Vimini, ha sottolineato l’importanza di questa bellissima occasione musicale «che ha la capacità di rappresentare il valore di Pesaro Città della Musica Unesco, ma anche il senso di Pesaro Capitale della Cultura Italiana 2024, grazie alla collaborazione e la sinergia con le realtà cittadine, come l’Orchestra Sinfonica Rossini, ma anche con i personaggi alla base delle radici e della storia della nostra città, rendendo questi eventi un ottimo biglietto da visita per il nostro territorio».

La Missa Cellensis, composta nel 1766, è la prima grande composizione sacra di Haydn. Il nome Cellensis si riferisce a Cella, la città della Stiria dove si trova il santuario di Mariazell, all'epoca luogo di pellegrinaggio al quale non si sottrasse lo stesso Haydn. Non sono chiare le circostanze che hanno portato la genesi dell’opera: secondo una suggestiva leggenda, Haydn fu costretto a riscrivere parte della Messa a memoria dopo il disastroso incendio che, nel 1768, distrusse alcuni suoi manoscritti. «Questo lavoro vede Haydn per la prima volta impegnato in una composizione sacra di ampio raggio che alterna brani in stile "antico" e contrappuntistico ad altri in stile "moderno" e profano: una sapiente “contaminazione” che si sposa benissimo con la particolare religiosità di Haydn non sempre penitente, ma piuttosto sorridente. - afferma il Maestro Francavilla - Per un direttore affrontare una partitura sacra così complessa nella forma, nello stile e nelle dimensioni (circa un’ora e 15 minuti di musica) richiede un grande lavoro di ricerca, approfondimento e confronto delle varie fonti ed edizioni sia antiche che moderne (ne ho contate più di tre) che presentano articolazioni, sonorità e, a volte, addirittura piccoli frammenti melodici differenti. Il mio obbiettivo è stato dunque quello di cercare di rimanere il più fedele possibile alle intenzioni del compositore, concedendomi solo poche libertà dal momento che, come in tutta la musica antica fino a Verdi, le indicazioni sui manoscritti o sulle prime stampe non erano sempre univoche e concordi».

Insieme al Coro San Carlo si esibiranno anche i solisti: Hie Min Back (soprano), Lara Graf (M Soprano), Dong Jae Song (tenore) e Zheng Wang (basso). 

L'accompagnamento musicale sarà affidato a 17 professori dell'Orchestra Sinfonica G. Rossini.

Ingresso libero.

In foto da sinistra: Presidente Coro Giorgio Concadoro, Assessore Bellezza Daniele Vimini, Direttore Generale Bcc Pesaro Paolo Benedetti, direttore artistico Coro Claudio Colapinto e Presidente consiglio comunale Marco Perugini.  

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