Cultura

giovedì 19 maggio 2022

Un progetto per valorizzare la cripta della Basilica S.Decenzio e l'area monumentale tombe storiche all’interno del Cimitero centrale di Pesaro

Un progetto per valorizzare la cripta della Basilica S.Decenzio e l'area monumentale tombe storiche all’interno del Cimitero centrale di Pesaro

di Anna Maria Mattioli e Gianpaolo Bellucci, rispettivamente capogruppo e segretario comunale PD

Un imput che ci arriva dalla Comunità francescana dei Padri Cappuccini della Parrocchia di San Francesco d’Assisi e in prima persona dal Parroco Padre Marzio Calletti che si è rivolto direttamente al Sindaco nella recente visita al quartiere Pantano. Il tema sollevato si focalizza sulla richiesta di riportare all’antico splendore e fruibilità l’antica CRIPTA di San Decenzio all’interno dell’omonima Basilica all’interno del Cimitero centrale pesarese.

Un breve cenno storico

L’attuale Basilica di S. Decenzio proprietà comunale e Chiesa del Cimitero civile centrale di Pesaro fu molto probabilmente costruita sul luogo dove nel 312 furono martirizzati e sepolti i fratelli Decenzio e Germano, l’uno vescovo e l’altro diacono. La comunità cristiana costruì per i due testimoni della fede una Cella funeraria, che costituì la cripta dell’edificio cristiano eretto in onore dei suddetti due Santi. Ovviamente l’edificio inizialmente di piccole dimensioni, fu poi ricostruito e ampliato e oltre a custodire i resti mortali dei due fratelli e di S. Terenzio martire, oggi Patrono della Città di Pesaro, divenne sede della cattedra episcopale proprio grazie al fatto di trovarsi fuori le mura cittadine e più facilmente raggiungibile anche dalla popolazione extraurbana. 

Nel secolo VII la Cripta fu decorosamente abbellita da un importantissimo affresco, in cui furono raffigurati i santi più importanti della Chiesa pesarese: S. Eracliano vescovo (sulla sinistra, ma andato perduto quasi totalmente) S. Germano diacono, S. Decenzio vescovo (al centro, perché titolare del tempio), S.Terenzio vescovo e l’Imperatore Costantino IV (668-685 d. C.) che ci permette di stabilire il tempo in cui fu dipinto. [L’originale dell’affresco, staccato nel 1965, è ora custodito ai Musei Civici di Pesaro, mentre il sarcofago dei Santi Decenzio e Germano è conservato, dal 2003, nel Museo Diocesano inaugurato nel 2006] e recentemente abbiamo visionato con la Commissione cultura.

Nel 1783 iniziò la restaurazione della Basilica di S. Decenzio, su progetto del grande architetto pesarese Giannandrea Lazzarini  e in seguito subì varie trasformazioni strutturali, ma fortunatamente l’impianto interno è rimasto come era stato realizzato su progetto del Lazzarini di cui abbiamo certezza che le pilastrate laterali, il colonnato con la trabeazione e le lesene nei muri laterali esterni sono gli unici elementi rimasti del progetto del Lazzarini del 1787.

Ad oggi, la cura spirituale del Cimitero è affidata ai Frati Cappuccini, che oltre alla celebrazione della Messa festiva alle ore 10:00, sono il punto di riferimento per le persone che frequentando il cimitero, cercano un conforto spirituale (al riguardo sono saldi nella memoria dei pesaresi alcune testimonianze di Frati che hanno gestito questo servizio, ad iniziare dal Cappuccino Padre Innocenzo Larghetti);

Mattioli e Bellucci, consiglieri dem si sono fatti carico dell’accorato appello di Padre Marzio e da questa richiesta, anche alla luce del ricordo di un’apertura straordinaria da parte della Delegazione FAI di Pesaro del 2017 che riscosse un grande successo di pubblico e dal riscontro delle quasi 1000 condivisioni video su YOUTUBE di Palcoscenico Marche - Basilica Di San Decenzio Pesaro a cura della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro avanzando le proposte di indirizzo prima alla Commissione Cultura e all’assessore alla Bellezza Daniele Vimini che hanno espresso piena approvazione delle proposte che consisteranno nel

- valutare un orario di apertura della Basilica e della relativa Cripta, che ricopra un lasso di tempo il più possibile concomitante con quello di apertura del Cimitero
- rendere la Basilica più confortevole in particolar modo nei mesi invernali, per quanto concerne il riscaldamento interno e la cura degli ambienti, vista anche la frequentazione di persone anziane
- in concertazione con la società ASPES che gestisce per conto del Comune di Pesaro i servizi cimiteriali nonché la custodia della Basilica, la valutazione di un programma di visita alla Basilica stessa compresa la sottostante Cripta, con un servizio di sorveglianza a copertura dell’intero orario di apertura concordato (si potrebbe programmare una visita fissa a cadenza mensile in occasione della STRADOMENICA cittadina)
- con i servizi educativi e culturali del Comune di Pesaro, le Associazioni di Guide Turistiche pesaresi, la collaborazione del FAI Fondo Ambiente Italiano e non ultime tutte le scuole secondarie di primo e secondo grado, di valutare la programmazione delle visite guidate e le normative di accesso al bene, coinvolgimento gli studenti in un programma educativo e formativo di “piccoli ciceroni” e studio del sito storico e artistico
- a prevedere anche una corsia di accesso per le guide turistiche professionali, quale utile strumento di lavoro e conseguente allargamento dell’offerta turistica
- su prezioso suggerimento dell'assessore alla Bellezza - Daniele Vimini - si potrebbe indire un bando con il conferimento di una borsa di studio per la creazione di un percorso museale a cielo aperto (in forma molto ridotta ma su modello del Cimitero parigino PÈRE-LACHAISE) con la localizzazione delle tombe monumentali cariche di storie e architetture in cui riposano famiglie nobiliari, scrittori, musicisti e artisti pesaresi famosi. Sarà l'opportunità per ricreare la memoria collettiva, piena di storico fascino commemorativo, valorizzando ancor più quest’area monumentale che potrà essere un ulteriore incentivo per l’organizzazione di visite guidate, nonchè memoria dei pesaresi illustri ivi sepolti.

Un grande capitale storico: CHIESA – CRIPTA – AREA MONUMENTALE TOMBE STORICHE da valorizzare per essere strumento di ampliamento dell’offerta culturale e turistica ed essere inserito anche nella rete di Pesaro Musei.

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