Cultura
mercoledì 25 agosto 2021
Terre Roveresche: dall'unione di tante, una grande realtà musicale
newsItinerario Musicale è una rubrica in collaborazione con la Confcommercio Marche Nord volta a raccontare il territorio della provincia di Pesaro e Urbino tramite le sue eccellenze musicali
Tante realtà che si uniscono e danno vita a un territorio unico nella sua eterogeneità. È il caso del Comune di Terre Roveresche, istituito nel gennaio 2017 e che unisce gli ex-comuni di Orciano, San Giorgio di Pesaro, Barchi e Piagge. Quattro identità che si sono uniformate in maniera istituzionale e che hanno messo insieme un ricco repertorio culturale. Soprattutto musicale.
Partiamo dalla realtà che fonda le sue radici già da fine '800: la Banda Garavini di Orciano. Dai documenti dell´archivio storico del Comune di Orciano, si ha già notizia che nel 1879 era stato istituito un magistero di musica al fine di poter nominare un maestro musicale. Tale concorso fu vinto dal maestro Giovanni Garavini di Lugo, al quale la banda deve il suo nome ancora oggi.

"Il testimone di Garavini passò nelle mani di diversi musicisti e direttori fino all´inizio della seconda guerra mondiale, periodo in cui l´attività della banda venne sospesa", spiega l'attuale presidente Sauro Baldini. "Ripresa nel 1946 l’attività bandistica continuò sotto la direzione di Garavini nipote, Porfidi, Nicoletti, Titti occupandosi principalmente di animare la vita civile e religiosa del paese".
Accanto alla sua attività principale, il Corpo Bandistico è attivo anche per il recupero della storia e della tradizione bandistica marchigiana e dal 1996 partecipa all’annuale evento “Bandinsieme” manifestazione bandistica organizzata dall’associazione delle bande musicali italiane (ANBIMA). La banda oggi è diretta dal M° Fabio Generali.

La longevità della Banda Garavini è garantito dal corso di orientamento bandistico, gratuito e aperto alla partecipazione di tutti, senza limiti di età, che rappresenta la principale fonte di approvvigionamento di nuovi musicisti. Il corso è sostenuto grazie ai finanziamenti del Comune di Terre Roveresche, alla Regione Marche e ANBIMA.
"Il Corpo bandistico G. Garavini puo’ proseguire solo ed esclusivamente tramite il rinnovo dei suoi componenti, senza il rischio che diventi solo un’icona di un ricordo a causa del suo invecchiamento", continua Baldini. "La musica è sicuramente un’attività che oltre ad interessare i musicisti in primis, è anche nel cuore e nell’interesse dell’intera comunità. Ne è la prova il fatto che non c’è inaugurazione senza una banda che sfila, e non c’è processione senza una banda che suona. Il sottofondo musicale è indispensabile affinché sia festa, e questo un corpo bandistico lo vive come unica soddisfazione".

Spostandoci, non di molto, passiamo da Orciano a San Giorgio dove un'altra realtà ha unito la popolazione sotto il segno della musica: il Coro Gaudium Vocis. Nato nel 2004 dalla unione di coristi provenienti da varie esperienze, la compagine si è poi arricchita di ulteriori voci coinvolte dai coristi stessi. Oggi il coro è composto da 20 voci ed è diretto da Francesco Santini e con Morena Morico alla presidenza.
"Il coro organizza varie attività, come il Corso di Orientamento Musicale e la Rassegna Corale. I rapporti instaurati con i vari cori ha dato al Gaudium Vocis la possibilità di cantare in altri contesti corali in veste di ospiti di varie rassegne italiane", spiega Morena Morico. "In questi anni si è sviluppata una importante collaborazione con altre associazioni culturali di Terre Roveresche: l’Officina degli artisti e l’Accademia dei tenebrosi, che ci ha visto presenti a molte delle loro iniziative come mostre fotografiche e pittoriche. Mi sento di sottolineare il valore della collaborazione con compositori contemporanei".

Un impegno, quello del Coro Gaudium Vocis, che prosegue con uno sguardo al futuro e ai giovani: "Vorrei che molti più giovani scoprissero la bellezza del cantare e del cantare insieme in coro, un’esperienza musicale e sociale formativa senza pari. Forse è proprio per questo che continuiamo, insieme al direttivo ed al maestro, a guardare al futuro tenendo fattivamente in vita l’associazione, nonostante tutto".
Il territorio di Terre Roveresche è impreziosito anche da un reperto musicale custodito gelosamente: l'organo di Gaetano Callido, considerato il più grande maestro d'organo della storia, conservato nella chiesa di Barchi. Fu commissionato dai barchiesi nel 1876 e costò 260 scudi, una cifra piuttosto elevata per l'epoca. L'organo è tuttora perfettamente funzionante ed è composto da 508 canne: 68 in stagno, 29 in abete e 411 in piombo. I 45 tasti che compongono la tastiera sono in ebano e bosso. Si tratta di una vera rarità e perla da visitare. E magari, vista la sua funzionalità, sentire anche suonare.