Cultura
martedì 29 giugno 2021
Tantissima gente per ricordare i giovani tavulliesi che persero la vita il 28 giugno 1944 nell'eccidio fascista

di Ufficio Stampa Comune di Tavullia / Luca Fabbri
E' stata una serata emozionante e ricca di significato quella di ieri sera a Tavullia. In piazza Gnassi, davanti a tantissime persone (come avvenuto nei giorni scorsi con la presentazione del libro di Lucia Renati “La lista delle cose semplici” edito da Sperling&Kupfer), si è tenuta l'iniziativa commemorativa “Ai ragazzi per non dimenticare” per ricordare l'eccidio fascista avvenuto il 28 giugno 1944 in cui a Tavullia persero la vita cinque giovani ragazzi tavulliesi poco più che ventenni: Ivo D’Angeli (20 anni), Celestino Gerboni (22), Nino Balducci (19), Augusto Signoretti (20) e Giuseppe Benelli (22).
Oltre a questi ragazzi nella stessa giornata a Cailungo di Cagli altri 4 ragazzi di Tavullia furono fucilati Luigi Ferri (23), Francesco Federici (22), Argentino Cecchini (19) e Vittorio Tardini (24). Un ricordo accompagnato dalle letture di alcuni brani, letti dai giovani tavulliesi di oggi e da musiche struggenti suonate dal vivo (“Buongiorno Principessa” del Maestro Nicola Piovani, “Gabriel’s” del Maestro Ennio Morricone, la colonna sonora del film “Schindler's List” e “La Vita è Bella” del Maestro Nicola Piovani).
<<Ringrazio tutti per essere venuti per ricordare giovani vite appena sbocciate che la mattina del 28 giugno 1944 furono spezzate tramite fucilazione senza un apparente e giustificato motivo, se non determinata dalla malvagità umana – spiega l'assessore comunale alla Cultura e al Turismo Patrizio Federici - Quest’anno abbiamo cercato di coinvolgere i giovani soprattutto per sensibilizzare e rendere edotti e rinfrescare la memoria di ciò che è accaduto in quella funesta giornata. I giovani di oggi sanno che esiste a Tavullia una via XXVIII Giugno ed un parco che porta lo stesso nome, ma non conoscono la ragione di tali intestazioni e ciò che è avvenuto in tale data. Per questo abbiamo cercato di coinvolgerli, in maniera tale che partecipassero in maniera attiva e conoscessero i motivi della ricorrenza, di ciò che è accaduto. Per non dimenticare il sacrificio e la sofferenza di ragazzi di venti anni che hanno dato la vita o meglio gli è stata rubata da una dittatura che non dovrà più ripetersi. Una serata che ci suggerisce tre riflessionI: il loro sacrificio e le loro sofferenze non devono essere dimenticate, i giovani di oggi devono essere posti nella condizione di sapere che la libertà che oggi hanno deriva anche dal sacrificio dei ragazzi del 1944 e soprattutto che occorre cercare di non abbandonare i giovani di oggi al loro destino, ma aiutarli in un percorso che li potrà vedere ognuno in base alle proprie capacità realizzarsi nella vita senza trascendere per vie sbagliate che non faranno altro che danneggiarli e rendergli una vita difficile>>.