Cultura

domenica 24 novembre 2019

«Doni la vita, ma la tua vale più di tutte»

«Doni la vita, ma la tua vale più di tutte»

di G.

“Quante volte ho sbagliato con quell'uomo! Quante volte gli ho creduto. Se il destino è davvero tutto già scritto, allora da qualche parte esiste una pagina che mi descrive in questo letto, in questa oscurità. Ci deve essere un passaggio nel quale si dice che dovevo arrivare fino a questo punto per accorgermi di che pasta era fatto” (Lucia Annibali, "Io ci sono").

In punta di piedi.

Così entro nella storia di una donna che ha subìto violenza, come se mi sentissi inadeguata, incapace di comprendere fino in fondo i risvolti di una vicenda personale dai tratti dannatamente comuni.  Una sensazione di disagio interiore che non mi abbandona nemmeno quando cerco di analizzare il fenomeno con occhio critico, senza coinvolgimenti sentimentali.  Mi imbatto in numeri ,statistiche, saggi auteroveli di esperti in materia che spiegano come e quando ma mai perché. In una società che si autodefinisce “evoluta” una donna ogni tre giorni muore per mano di un uomo.  Un fenomeno talmente ordinario da aver creato assuefazione nelle coscienze di molti. Se ne parla tantissimo eppure non se ne parla mai abbastanza. Se ne parla tutti i giorni ma se ne parla nel modo sbagliato. Conta più informare che sensibilizzare. E allora ecco che al fischio d'inizio parte l’ennesima gara al rialzo. 

L’ISTAT dice che negli ultimi dieci anni sono morte in Italia 1.740 donne di cui 1.251 in famiglia. 1.251. Ma cos'è? L’asta dell'orrore? Chi offre di più? Ma non preoccupiamoci, che se i grandi statistici si dovessero sbagliare, ci pensano i TG ad aiutarci a tenere bene il conto con l'ultima moda del ventunesimo secolo: inserire in sovrimpressione, ad ogni messa in onda, un conta-vittime! E guai se la notizia che segue poi non è sufficientemente  ricca di particolari circa il modus operandi con cui è stato compiuto il delitto; riuscireste voi a dormire sereni senza sapere quanti colpi sono stati inferti alla vittima? Come se tutto questo facesse differenza. 

La verità scomoda che nessuno vuole raccontare è che il fenomeno non si è attenuato nelle proporzioni dopo l'entrata in vigore della legge “codice rosso”. Che laddove si registri davvero un calo di episodi, difficilmente ciò è da attribuirsi ad una improvvisa voglia di redenzione dell’uomo quanto piuttosto ad un calo di denunce. Che quasi tutte le donne che hanno chiesto aiuto si sono sentite rispondere almeno una volta “non si può fare ancora nulla”. Che violenza non è solo uccidere. 

Eppure, in questo contesto di “non detto” le donne riescono a fare squadra: il 29 settembre del 2008 è nata l’Associazione Nazionale “D.I.Re - Donne in rete contro la violenza”,la prima Associazione italiana nazionale di centri antiviolenza (ben 80) gestita da sole donne,il cui obiettivo va ben oltre il mero, seppur necessario, supporto psicologico alle vittime, identificandosi con la necessità di innescare un vero e proprio cambiamento culturale. 

Donne che aiutano altre donne. 

Alla faccia del sesso debole, insomma. 

Alzati donna,
Alzati e agisci,
Reagisci,
Tutto quello che ti serve lo porti dentro.
Alzati donna e guardati intorno,
La natura porta il tuo nome,
La sorte ha la tua essenza.
Guarda lontano,
Amati,
Ascoltati,
Sei stata creata per donare la vita ma non devi dimenticare che la tua viene prima di tutto.
Sei la suprema opera divina,
Fatta per supportare e non per sopportare,
Per lenire e non per curare.
Scegliti,
Ogni giorno.
Non nascondere le fatiche, non lasciarti giudicare,
Combatti l'odio con la tua bellezza.
Respira,
Sei viva,
Adesso piangi se ti va, ovunque sei.
Molla la presa, lascia andare ciò che ti fa male,
Non barattare la tua libertà per un compromesso d'amore.
Urla,
Fatti sentire,
Fatti salvare se non puoi farlo da sola.
Non ingannarti,
Non tradirti.
Rispettati.
Sei nata donna e non c'è niente di più bello al mondo.

Primo, registrazione presso il Tribunale di Pesaro n°3/2019 del 21 agosto 2019. P.Iva 02699620411

Primo utilizza Cookie di terze parti per personalizzare gli annunci pubblicitari e analizzare il traffico in ingresso. Fornisce informazioni ai Partner sul modo in cui utilizzi il sito, i quali potrebbero utilizzarle secondo quanto previsto delle proprie norme. Per saperne di più o negare il consento a tutti o alcuni cookie clicca su Maggiori Info. Chiudendo questo banner o proseguendo la navigazione acconsenti all’uso dei Cookie da parte dei servizi citati nell'Informativa Estesa.

Maggiori Info