Cultura
venerdì 22 luglio 2022
Qualche motivo per non perdersi il concerto dei Sons Of Kemet, a Fano Jazz By The Sea

Trent’anni di grande jazz, trent’anni di musica fra passato, presente e futuro, fra tradizioni e spinte innovative, fra molteplici culture e linguaggi: Fano Jazz By The Sea taglia con l’edizione 2022, in programma dal 22 al 31 luglio, un traguardo importante, niente affatto scontato per un Festival che ha mantenuto sempre alta la bandiera di proposte artistiche di qualità, arrivando ad essere considerato uno dei principali eventi jazzistici nazionali. Un Festival che, nel suo lungo, appassionante percorso, si è sempre fatto interprete delle trasformazioni sociali che attraversano il mondo contemporaneo, sposando la causa dell’ecosostenibilità e diffondendo messaggi di dialogo fra culture diverse oggi più che mai necessari.
Organizzato da Fano Jazz Network in collaborazione con il Comune di Fano, con il sostegno di MIC-Ministero della Cultura, Regione Marche e Fondazione Carifano, Fano Jazz By The Sea si ripropone quest’anno nel suo format ormai consolidato, con il Main Stage alla Rocca Malatestiana e varie sezioni ospitate in diversi luoghi della Città.
Domenica 24 luglio sarà il turno dei Sons Of Kemet dell’iconico sassofonista Shabaka Hutchings che promettono una musica ad alto potenziale comunicativo ed espressivo. I Sons of Kemet si rifaranno al loro ultimo album Black To The Future, un concentrato in musica di contaminazione, ribellione, puro istinto nel solco della riscrittura afrocentrica del jazz. L'appuntamento è al main stage della Rocca Malatestiana alle ore 21. Ecco qualche motivo per non perdersi questo live incredibile.
UNA BAND INCREDIBILE DAL VIVO
Per chi ha avuto la fortuna di assistere già a un loro concerto, sa che quello dei Sons Of Kemet non è solo un live di buona black music ma una vera e propria esplosione di energia. Ritmi incalzanti e frenetici che liberano il sax selvaggio di Hutchings con il bassotuba a dare controllo ai brani.
MUSICISTI ECCEZIONALI
Shabaka Hutchings è un sassofonista acclamatissimo per il suo modo a metà tra primitivo e moderno ma soprattutto free di suonare il suo strumento, con una forte versatilità che si può udire nei suoi progetti paralleli (The Comet Is Coming, Shabaka & The Ancestors). Alla batteria invece troviamo Tom Skinner, di recente anche in tour con gli Smile, band di Thom Yorke e Johnny Greenwood dei Radiohead che hanno voluto fortemente il batterista in questo side-project. Un ingaggio che sa di benedizione.
ALBUM ACCLAMATISSIMI
I Sons Of Kemet hanno anche il pregio di pubblicare degli album davvero bellissimi. In particolare gli ultimi due - My Queen Is a Reptile e Black to the Future - sono stati acclamatissimi dalla critica, finendo nelle classifiche di fine anno di riviste specializzate come The Wire, The Quietus e Pitchfork. Inoltre, gli album sono pubblicati sulla storica etichetta jazz Impulse.
È L'ULTIMO TOUR
Se questi motivi non vi bastano, sappiate che questa sarà l'ultima occasione per vedere i Sons Of Kemet dal vivo. Infatti la band ha annunciato che alla fine di questo tour si scioglieranno, intraprendendo vie soliste o con altri progetti. Insomma, la data al Fano Jazz By The Sea diventa davvero imperdibile.