Cultura
sabato 26 luglio 2025
Popsophia a Pesaro, tra mito della velocità e riflessioni sull’aldilà digitale
newsC’era la leggenda, la libertà e anche la morte. C’era l’odore di benzina bruciata e il desiderio di superare tutto: tempo, destino, limiti. Nella serata di Popsophia dedicata al mito della velocità, il racconto ha toccato corde profonde quando Leo Turrini ha ricordato il giorno in cui accompagnò il feretro di Ayrton Senna da Bologna al Brasile, definendo quell’esperienza “unica e mi auguro irripetibile”. A emozionare il pubblico anche i ritratti di Enzo Ferrari, artefice di sogni su quattro ruote partiti da Maranello, e di Tazio Nuvolari, «l’uomo più veloce del mondo», che non aveva paura di nulla, nemmeno della morte. Spazio anche al mito di Thelma e Louise, simbolo di fuga, ribellione ed emancipazione.
Nel pomeriggio, il festival si era aperto con una riflessione sulla creatività tra arte e tecnologia. L’artista Francesco D’Isa ha ripercorso l’evoluzione del rapporto tra tecnica e creazione artistica, interrogandosi sul futuro dell’autorialità nell’epoca dell’intelligenza artificiale. Alessandro Alfieri ha approfondito la poetica visuale di Bill Viola, mentre Luca Zorloni, direttore di Wired, ha affrontato i rischi e le potenzialità delle deep fake nel giornalismo.
Oggi il festival si sposta simbolicamente sulla soglia tra infanzia ed età adulta. Nel pomeriggio, nuovi incontri al centro Arti Visive Pescheria, confermati anche in caso di pioggia. Lo spettacolo serale, nonostante le incertezze meteo, si terrà in piazza del Popolo con Simone Regazzoni che porterà in scena un philoshow dedicato alla filosofia dell’adolescenza. L’orario potrebbe subire variazioni.
Domenica si chiude il festival con un’esplorazione della soglia estrema: quella tra la vita e la morte. Davide Sisto parlerà del rapporto tra lutto e social media, tra bacheche virtuali e messaggi che continuano ad arrivare ai profili dei defunti, trasformando la tecnologia in un ponte simbolico verso l’aldilà. Filippo La Porta affronterà invece i viaggi letterari negli inferi, da Dante a Dylan Dog, mentre Giorgiomaria Cornelio rifletterà sulla “perennizzazione” digitale: la fine dell’oblio, l’impossibilità di dimenticare.
Il gran finale sarà in piazza del Popolo con “Dancing in the Dark. Attraversare il buio con Bruce Springsteen”, uno spettacolo firmato Popsophia con Lucrezia Ercoli, la Factory musicale e Carlo Massarini. Un racconto-concerto che attraversa la vita del Boss tra poesia e rock, con brani come The Rising, Streets of Philadelphia e Born to Run. Un fuoco acceso nel buio, per chiudere il festival con una riflessione sulla luce che sopravvive all’oscurità.