Cultura

lunedì 08 marzo 2021

Piccola biblioteca dell'8 marzo

Piccola biblioteca dell'8 marzo

di Luca Petinari

Ogni 8 marzo, le riflessioni su questione di genere, femminismo ed emancipazione tornano al centro del dibattito. Sono temi che dovrebbero essere all’ordine del giorno, e che l’8 marzo amplifica, facendone risuonare l’eco ben oltre una singola giornata. Perché questa data non è solo una celebrazione, ma un punto di partenza per rendere libertà e diritti una realtà quotidiana per tutte e tutti.

La saggistica ha sempre esplorato questi temi, analizzando il presente e tracciando nuovi percorsi di lotta e consapevolezza. Per questo, vi proponiamo una selezione di libri fondamentali sulla questione di genere, il femminismo e la battaglia per i diritti, per far sì che l’8 marzo sia ogni giorno dell’anno.

Autobiografia di una rivoluzionaria - Angela Davis (Minimum Fax, 2016)

«Non intendevo scrivere questo libro. Un'autobiografia, alla mia età, mi sembrava presuntuosa.» Eppure, questa straordinaria testimonianza è diventata un classico della controcultura fin dalla sua pubblicazione nel 1974.

La protagonista è una donna nera cresciuta nella provincia americana, studiosa di filosofia, allieva di Adorno e Marcuse, militante comunista e vicina alle Pantere Nere. Attiva nelle lotte contro il razzismo e il sistema carcerario-industriale degli Stati Uniti, a poco più di vent’anni era già un punto di riferimento per i movimenti per i diritti civili.

Questa autobiografia, tra le più influenti del XX secolo, è un bestseller politico che ha lasciato un segno profondo. Una narrazione potente, personale e collettiva, che trasmette con forza il valore della solidarietà e della lotta contro l'ingiustizia.

Un libro imperdibile per chi crede che le parole possano cambiare le persone e le persone possano cambiare il mondo.


Xenofemminismo - Helen Hester (Nero Editions - Not, 2018)

Nell’epoca della rivoluzione digitale, dell’automazione e della globalizzazione, come possiamo ripensare il femminismo come forza emancipatrice? In che modo le politiche di genere possono adattarsi a un mondo in continua trasformazione?

Helen Hester, tra le fondatrici di Laboria Cuboniks, affronta queste domande nel suo nuovo libro, un'evoluzione dell'acclamato Manifesto xenofemminista. Qui, Hester ridefinisce lo xenofemminismo attraverso tre concetti chiave: tecnomaterialismo, antinaturalismo e abolizionismo del genere. Analizzando le tecnologie riproduttive attuali e il loro impatto sul futuro, propone una visione innovativa delle pratiche femministe, senza scivolare in un antinatalismo problematico.

Attraverso un approccio visionario, il libro esplora l’uso di vere e proprie tecnologie xenofemministe, ispirandosi a pratiche storiche del femminismo e ripensandole per un futuro più inclusivo.

Un’opera essenziale per chi vuole comprendere le nuove frontiere del femminismo e le sue implicazioni nel mondo ipertecnologico di oggi.

Ripartire dal desiderio - Elisa Cuter (Minimum Fax, 2020)

Dalla storica domanda di Sigmund Freud«Cosa vuole la donna?» – alla complessità del dibattito odierno su genere e desiderio, il femminile è stato spesso rappresentato come un enigma, un "altro" insondabile.

In questo libro, Elisa Cuter esplora le dinamiche della cosiddetta "guerra tra i sessi", attraversando temi come Non è la Rai, il movimento #MeToo, la cultura incel e l’educazione sessuale. Con un approccio critico e provocatorio, ribalta i luoghi comuni del femminismo mainstream, interrogandosi sul senso di rivendicare un'identità storicamente costruita come subalterna.

Attraverso un intreccio di psicoanalisi, filosofia, sociologia, cinema e cultura pop, l’autrice rilegge l’equazione «il personale è politico» e sfida il moralismo che pervade il discorso pubblico.

Un libro che mette in discussione certezze consolidate e invita a superare i confini dell’identità, per affrontare domande più profonde e inquietanti sul desiderio e sul nostro rapporto con il potere.

Femminismo per il 99% - Cinzia Arruzza, Nancy Fraser e e Tithi Bhattacharya (Laterza, 2019)

Abbiamo bisogno di un femminismo che metta al centro le vite delle persone. Davvero la massima aspirazione delle donne è raggiungere posizioni di potere nelle grandi aziende capitaliste? È questa la visione del femminismo liberale, che punta a rompere il soffitto di cristallo, ma ignora le condizioni della maggioranza delle donne.

Diritti sindacali, lotta allo sfruttamento sul lavoro, riconoscimento del lavoro di cura, diritto alla salute e a un ambiente sano, opposizione al razzismo e alla guerra: sono queste le battaglie cruciali per un vero cambiamento.

Oggi, con la crisi del modello liberista e una nuova ondata femminista globale, è il momento di costruire un femminismo anticapitalista, antirazzista ed ecosocialista. Un percorso portato avanti da figure come Cinzia Arruzza, Tithi Bhattacharya e Nancy Fraser, tra le principali organizzatrici dello sciopero internazionale delle donne negli Stati Uniti.

Un manifesto per un femminismo radicale e inclusivo, capace di trasformare la società alla radice.

Primo, registrazione presso il Tribunale di Pesaro n°3/2019 del 21 agosto 2019. P.Iva 02699620411

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