Pesaro e Grecia si incontrano virtualmente grazie alla musica

di Ufficio Stampa

Il 27 marzo alle ore 17 i bambini di LiberaMusica di Pesaro incontreranno (virtualmente) i bambini di El Sistema Greece. Questo incontro sarà conclusivo di un percorso a distanza che durante il mese di marzo ha visto avvicinarsi queste due realtà che operano, mosse dagli stessi obiettivi, in due territori molto differenti: Pesaro e la Grecia.

L’obiettivo è cercare in questo periodo di distanze un modo per stare insieme e di riuscire a trovarlo grazie alla musica. I giovanissimi musicisti di LiberaMusica e di El Sistema Greece si potranno confrontare, raccontare, conoscere e potranno condividere seppur a distanza momenti di musica insieme nell’attesa di potersi incontrare il prima possibile di persona e poter suonare insieme dal vivo.

LiberaMusica da sei anni ormai opera sul territorio della provincia di Pesaro e Urbino per rendere l’educazione musicale un diritto accessibile a tutti. Lo fa fornendo gratuitamente gli strumenti musicali ai bambini che intraprendono un percorso didattico strumentale all’interno dell’associazione, creando fasce di prezzo differenziate o gratuite su presentazione di modello ISEE e fornendo un affiancamento educativo specializzato per i bambini con bisogni educativi speciali. Inoltre da due anni l’orchestra di LiberaMusica è aperta gratuitamente a tutti i bambini che studiano musica nella nostra città.

El Sistema Greece è stato fondato nel 2016 per offrire lezioni di musica gratuite ai ragazzi dei campi profughi in Attica. Oggi, cinque anni dopo, il programma si sta adattando alla società greca, che è in costante cambiamento. Il loro lavoro cerca di unirne tutte le componenti, a dispetto della provenienza territoriale, culturale e religiosa. ESG diffonde musica ad Atene e dintorni: nei campi profughi di Skaramagkas ed Eleonas, ma non solo. Lavora anche in diversi nuclei nel centro della città: in una scuola privata elementare cristiano ortodossa, in una scuola pubblica. Le lezioni di musica sono gratis per tutti, cosi come gli strumenti che vengono assegnati e tutti i ragazzi. 

Due posti lontani segnati dalla pandemia di questo ultimo anno ma che grazie alla musica e ai bambini credono che l’incontro sia ancora possibile, e che l’importante sia lavorare per ridurre le distanze.