Cultura

lunedì 09 agosto 2021

Pesaro Capitale italiana della Cultura, Vimini: «Al lavoro per costruire il racconto dell'identità del territorio»

Pesaro Capitale italiana della Cultura, Vimini: «Al lavoro per costruire il racconto dell'identità del territorio»

di Ufficio Stampa Comune di Pesaro

Un reportage urbano per viaggiare e raccontare, con nuovi occhi, i percorsi di mobilità sostenibile del territorio; una residenza creativa rivolta al mondo del design e dell’architettura per immaginare nuovi ritmi di vita urbana ispirati alla “città dei 15 minuti” di Carlos Moreno; un’altra che coinvolgerà studenti e professionisti grafici in un esercizio di immaginazione della città possibile con uno sguardo particolare all’opera di Massimo Dolcini. Pesaro chiama a raccolta gli interessati al percorso di co-creazione della candidatura a “Capitale italiana della Cultura 2024” attraverso tre “esercizi di cittadinanza culturale” – a partecipazione gratuita - promossi da Comune di Pesaro e AMAT (Associazione Marchigiana per le Attività Teatrali). 

Dopo la presentazione della manifestazione d’interesse - prima tappa “istituzionale” del percorso avviato da gennaio e che si concluderà a ottobre con la consegna del dossier di candidatura al Ministero della Cultura - Pesaro prosegue il suo percorso di coinvolgimento dei cittadini al documento in cui traccerà le linee programmatiche «di un percorso inedito, condiviso e rappresentativo dell’intero territorio», come precisa il vicesindaco e assessore alla Bellezza Daniele Vimini nel presentare le tre iniziative: «I giovani in particolare, sono gli interlocutori a cui ci rivolgiamo con questa “sperimentazione collettiva”. L’energia e la visione dei partecipanti (artisti, professionisti, abitanti, associazioni, turisti, portatori di interesse che gravitano intorno a Pesaro) potranno partecipare a esperienze guidate da professionisti che rafforzeranno l’identità di un territorio e che contribuiranno a disegnare il ritratto della città che desideriamo domani, ponendo la cultura al centro di una politica dello sviluppo che ci aspetta».

Sperimentazione che coinvolgeranno i professionisti della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro e della Fondazione Pescheria - Centro Arti Visive e che si svolgeranno in collaborazione con l’ISIA - Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Urbino; il Corso di Laurea in Design dell’Università della Repubblica di San Marino; l’istituto tecnico Bramante-Genga di Pesaro, sede del Museo Dolcini, lo Studio Startt di Roma.

Gli “esercizi di cittadinanza culturale” sono lo strumento di coinvolgimento della comunità, scelto dal gruppo di lavoro di Pesaro 2024, per la costruzione del quartiere dell’immaginario: quartiere perché in prossimità a luoghi e soggetti reali che popolano il territorio; immaginario perché cerca le proprie modalità nel rendere visibile l’invisibile e nel far esistere qualcosa che ancora non esiste. «Sono i cantieri della Pesaro che (ancora) non c’è – spiega Gianni Berardino, di PanSpeech (società di progettazione culturale specializzata in digital humanities) tra le realtà coordinatrici del progetto - spazi trasversali di pensiero e incontro in cui vagliare il possibile e esplorare l’ignoto a partire da una nuova consapevolezza dell’esistente e da cui guardare l’esistente con le lenti dell’immaginazione. Spazi in cui mettere a fuoco desideri e valori inespressi, sperimentare nuove forme di ascolto e osservazione di sé e della città, raffigurare e raffigurare nuove forme di vita in comune».  

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