Cultura

giovedì 13 febbraio 2025

A Pesaro la mostra "Adelmo e gli altri" per mantenere viva la memoria dei confinati ed emarginati omosessuali

A Pesaro la mostra "Adelmo e gli altri" per mantenere viva la memoria dei confinati ed emarginati omosessuali

di Ufficio Stampa Comune di Pesaro 

Martedì 18 febbraio alle 17:00, allo Spazio Bianco (via Zongo 45), inaugura la mostra ‘Adelmo e gli altri’, un progetto realizzato dall’Associazione A.ge.d.o Torino (Associazione genitori di persone LGBTIQ+), presentato da A.ge.d.o. Marche, con il patrocinio del Comune di Pesaro con Arcigay Agorà Pesaro Urbino ed ANPI provinciale, a cura del professor Cristoforo Magistro.

‘Adelmo e gli altri’ è un’esposizione a carattere nazionale che approda per la prima volta nelle Marche allo scopo di sensibilizzare e mantenere viva la memoria dei confinati ed emarginati omosessuali nel territorio del materano e non solo. Si tratta di una mostra foto-documentaria composta da 34 pannelli (50X70 cm) su forex; il primo ha un ruolo introduttivo mentre i successivi documentano i fatti storici e le immagini dei protagonisti a cui il progetto è dedicato; il pannello conclusivo contiene la presentazione dell’Associazione A.ge.d.o.

La mostra è intitolata ad Adelmo, la più giovane vittima del confino per discriminazione sessuale (aveva 18 anni): attraverso una certosina ricostruzione storica e numerose testimonianze fotografiche, documenta le vicende dei confinati omosessuali nel materano, ripercorrendone l’azione persecutoria operata durante il fascismo, le condizioni di vita delle vittime tra emarginazione e povertà e i rapporti umani che si creavano con la gente che abitava i luoghi deputati al confino. La repressione discriminatoria fu attuta in diverse città italiane - da Venezia a Catania, da Mantova a Livorno - come viene documentato dalla mostra, grazie a un lavoro di ricerca e ricostruzioni di atti giudiziari e carteggi delle forze dell’ordine. I protagonisti di queste tristi storie sono le persone LGBTQAI+ provenienti da ogni parte d’Italia, con un’età media di 25 anni, condannate al massimo della pena ed inviate a ‘soggiorno libero’ con l’angoscia di dover affrontare grandi difficoltà per procurarsi un’abitazione ed un lavoro. La ricerca è stata documentata nel libro omonimo, pubblicato su concessione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

La mostra sarà visitabile fino al 27 febbraio con orario 17-19, ingresso gratuito.

Primo, registrazione presso il Tribunale di Pesaro n°3/2019 del 21 agosto 2019. P.Iva 02699620411

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