Cultura

martedì 17 settembre 2024

Pesaro 2024 presenta "Unnatural Self", il nuovo album di Paolo Tarsi pubblicato per l'etichetta Anitya Records

Pesaro 2024 presenta "Unnatural Self", il nuovo album di Paolo Tarsi pubblicato per l'etichetta Anitya Records

di Ufficio Stampa Pesaro 2024

Pesaro 2024 presenta ‘Unnatural Self’ il nuovo album di Paolo Tarsi, pubblicato per l’etichetta Anitya Records

Nato sotto l’egida di Pesaro Città Creativa UNESCO della Musica, il progetto può contare su collaborazioni internazionali prestigiosissime - Blaine L. Reininger (Tuxedomoon), John Helliwell (Supertramp, Pink Floyd) e Malcom Holmes (OMD – Orchestral Manoeuvres In The Dark) - e offre una riflessione sui nostri tempi mettendo insieme sviluppo tecnologico e fragilità della natura, fino alla follia della guerra e alla salvaguardia dell’ambiente.

Accanto alla distribuzione sulle piattaforme digitali, l’album è disponibile in un’Edizione Deluxe in formato Gatefold, contenente Vinile Bianco e CD, in una tiratura limitata di 300 copie numerate a mano.

Caratterizzato da sfumature a tratti scure e viscerali, ora leggere quasi eteree, ‘Unnatural Self’ è un disco in cui immergersi da cima a fondo per lasciarsi trasportare da canzoni colme di guizzi elettronici, vicine tanto al synth-pop quanto al rock e all’avant-garde, con richiami ad elementi post-punk e alla new wave, capaci di far affiorare in un contesto attuale mondi sommersi e risonanze ricche da scoprire. Un brano dopo l’altro si susseguono atmosfere eleganti e raffinate: rivelatrici in ‘Perfect Machine World’; visionarie in ‘Spiritual Home’; quasi angosciose e malinconiche in ‘Ballet Mécanique’; fino all’ambient dal respiro cosmico nel breve strumentale ‘Tabula Rasa’. Con questo lavoro Tarsi mette in atto un’unione ideale tra le anime dei suoi capitoli precedenti, ‘Furniture Music for New Primitives’ (Cramps) e ‘A Perfect Cut in the Vacuum’ (Anitya): se dal primo album riprende la compattezza sonora, dal secondo recupera la spontaneità del sound, elettronico e incisivo, creando un amalgama perfetto e irresistibile all’ascolto.

Otto le tracce interpretate da sei voci diverse: Andy Wickett (Duran Duran), Blaine L. Reininger (Tuxedomoon), Steve Hovington (B-Movie), Andrew Evans (Birmingham Electric), Eugene, Marc Lewis (The Snake Corps). Nel vinile - che contiene gli otto brani dell’album in versione originale - suonano musicisti del calibro di Livio Magnini (chitarrista dei Bluvertigo), Franco Caforio (batterista dei Litfiba), Alessandro Gerbi (batterista dei C.S.I., Vidia e Diaframma), Fulvio Muzio (chitarrista dei Decibel di Enrico Ruggeri), Chris Haskett (chitarrista di David Bowie, Rollins Band e Tool). Nel CD - re-intitolato ‘Unnatural Self – The Singles’ - trovano spazio ben 13 tracce tra remix inediti, demo e b-side dei singoli dell’album ‘Unnatural Self’ che vedono la partecipazione di Malcolm Holmes (OMD), Steve Lyon (The Cure, Depeche Mode, Paul McCartney), Fernando Abrantes (ex Kraftwerk), Kenny Hyslop (ex Simple Minds, Midge Ure), MoReVoX, Jonteknik, Andrea Tich, [ MONOTONOISE ] e Jørgen Thorvald.

‘Unnatural Self’ è realizzato da Anitya Records in collaborazione con il Comune di Pesaro, Lucenò Guitars, Dolcini Dressing e può essere acquistato presso Black Marmalade Records, DidotLeggerefareguardare, Bagni Elsa N°3, e online su https://paolotarsi.bandcamp.com/album/unnatural-self.

Dopo una serie di lavori votati alla sperimentazione, con ‘Unnatural Self’ Paolo Tarsi regala al pubblico un album di rock elettronico dal sound affascinante e immediato, dietro al quale si cela una grande attenzione per il minimo dettaglio e una cura infinita per ogni sfumatura testuale e sonora, senza dimenticare mai quell’amore per la ricerca che ha caratterizzato la sua precedente fase creativa. Composto interamente da Paolo Tarsi in lingua inglese, registrato e prodotto tra il suo Anitya Studio di Pesaro, i P.B. Studios a Londra, il Bass Line Audio a Manchester, i Banana Studios a Milano e in un appartamento adibito a sala di registrazione nel sud di Berlino, il disco inizia a prendere forma durante il post Covid-19. «Il periodo pandemico ha coinciso per me con un momento di forte riflessione in cui ho cercato di capire che cosa sia davvero a non farci respirare», racconta il musicista. Il mio ultimo EP, che vedeva la partecipazione di Percy Jones, bassista dei Brand X e dei Soft Machine, nasceva durante le costrizioni legate alla pandemia. Dopo quel lavoro intitolato ‘I Can’t Breathe’ ho sentito la necessità di ampliare il mio messaggio, ho così iniziato a scrivere personalmente oltre le musiche anche i testi delle mie canzoni per mettere maggiormente a fuoco la realtà che mi circondava.

Primo, registrazione presso il Tribunale di Pesaro n°3/2019 del 21 agosto 2019. P.Iva 02699620411

Primo utilizza Cookie di terze parti per personalizzare gli annunci pubblicitari e analizzare il traffico in ingresso. Fornisce informazioni ai Partner sul modo in cui utilizzi il sito, i quali potrebbero utilizzarle secondo quanto previsto delle proprie norme. Per saperne di più o negare il consento a tutti o alcuni cookie clicca su Maggiori Info. Chiudendo questo banner o proseguendo la navigazione acconsenti all’uso dei Cookie da parte dei servizi citati nell'Informativa Estesa.

Maggiori Info