Cultura

giovedì 23 novembre 2023

Pesaro 2024, le circa cento piante del "Bosco che cammina" pronte a trasformare la città

Pesaro 2024, le circa cento piante del "Bosco che cammina" pronte a trasformare la città

di Ufficio Stampa Pesaro 2024

Le circa 100 piante del “Bosco che cammina” attraverseranno vie, piazze, quartieri e corti della città durante la primavera e l’estate da Capitale - trasformando di volta in volta il territorio, colorandolo di verde e riempiendolo di energia - prima di posizionarsi definitamente negli spazi esterni dell’istituto Santa Marta di Pesaro. 

È quanto deciso durante l’ultima (in ordine di tempo) tappa del “Progetto che tanto ha de “La Natura della cultura” di Pesaro 2024” come sottolinea Daniele Vimini, vicesindaco assessore alla Bellezza nel raccontare l’iniziativa simbolo della Sostenibilità della Capitale italiana della cultura che martedì ha coinvolto 40 alunne e alunni, 10 insegnanti dell’istituto alberghiero, il dirigente scolastico Roberto Franca durante la mattinata di co-progettazione dell’intervento, coordinata dal consigliere comunale Michele Gambini e dall’architetto Olga Moskvina e a cui ha partecipato anche Antonio Muggittu, direttore generale di Aspes, soggetto attuatore del progetto. I presenti hanno ragionato liberamente su quello che vorrebbero dalla trasformazione che avverrà e su come conciliare le diverse funzioni che lo spazio attualmente assolve. 

“Il ‘Bosco che cammina’ contribuirà a riqualificare un’area e un suolo fortemente compromessi; rigenereranno il suolo e daranno nuova bellezza a un luogo oggi trascurato e ambientalmente sterile. Creeranno un parco dove oggi c’è un parcheggio, a beneficio della città tutta e di una scuola in particolare, il Santa Marta” precisa Vimini. 

Dopo aver percorso, nei mesi di primavera ed estate, il territorio della Capitale della cultura, le circa 100 piante protagoniste del progetto troveranno sede definitiva nel lato mare dell’area esterna della scuola; già utilizzata come parcheggio e, nell’ultima estate, come location del Festival Utopia, dedicato all’inclusione e all’accessibilità. 

“Prevedere una destinazione finale delle piante, stabilita negli incontri di partecipazione svolti a settembre e ottobre con la cittadinanza, è parte imprescindibile del senso stesso del ‘Bosco che cammina’ - aggiunge Gambini - che dovrà avere un impatto importante anche al termine del suo spostarsi diventando occasione per ripristinare valore ambientale laddove si era perso”.  

Obiettivo che collima con l’esigenza di rigenerare l’area del Santa Marta, una proposta formulata da chi abita il luogo e accolta dalle Amministrazioni comunali e provinciali, “nel segno della partecipazione allargata, alla base del progetto” ha concluso Vimini.

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