Cultura
giovedì 05 maggio 2022
Nel centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini al Cinema Solaris una rassegna dedicata al regista

di Cinema Solaris Pesaro
Nel centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, avvenuta il 5 marzo 1922, la Cineteca di Bologna, all’interno del progetto “Il cinema ritrovato”, celebra il poeta-regista distribuendo nelle sale una selezione dei suoi capolavori in versione restaurata.
Il Cinema Solaris di Pesaro, propone una scelta di 6 film, tra i 12 restaurati:
3 maggio - Accattone (1961)
10 maggio - Mamma Roma (1962)
17 maggio - Il Vangelo secondo Matteo (1964)
24 maggio - Uccellacci e uccellini (1966)
31 maggio - Edipo Re (1967)
7 giugno - Decameron (1971)
Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 21:00, il biglietto d’ingresso sarà di 5,50€.
“Non si può non ricordare nel nostro cinema d’essai Pasolini, per quello che ha portato nella storia del cinema italiano” commenta Silvia Ortolani “la rivoluzione nella narrazione con i suoi fini neorealisti dove sceglie attori non professionisti, per raccontare la realtà di tutti i giorni come nessuno aveva mai fatto prima. Per questo abbiamo scommesso proponendo questa rassegna alla città di Pesaro e a tutti i nostri affezionati cinefili, per ricordarlo insieme e per farlo conoscere a chi non ha mai avuto l’occasione di vedere un suo film in sala. Quale opportunità migliore se non quella di poterli vivere con i film restaurati dalla Cineteca di Bologna, una realtà di grandi professionisti che si occupano anche del salvataggio dei grandi film in pellicola, in una qualità di eccellenza unica”.
“Pasolini ha avuto la forza di trovare, fin dalla prima inquadratura della sua opera prima, una propria lingua cinematografica, la sperimentazione come metodo di lavoro continuo, la necessità di rimettersi costantemente in discussione. Accattone sembra distare quattro decenni da Salò; in mezzo ci sono le borgate romane, la riscrittura del documentario, Il Vangelo secondo Matteo, Uccellacci e uccellini, i film sulla borghesia, la reinvenzione della classicità, la Trilogia della vita… La scoperta di Citti e di Davoli, e poi Totò, Magnani e Mangano, a cui offre ruoli unici e inediti, un nuovo modo di usare la musica, luoghi che il cinema non aveva mai saputo guardare, da Matera a Sana’a ai resti della classicità, un cinema di poesia che è anche, sempre, un cinema politico, civile, che affronta i grandi nodi della modernità. Un cineasta condannato, insultato, imbrattato dal primo all’ultimo film, oggi unanimemente riconosciuto come l’artista che ha capito, con decenni d’anticipo, il genocidio culturale che si stava realizzando davanti al silenzio di tutti.” (Gian Luca Farinelli – direttore della Cineteca di Bologna).