Cultura

mercoledì 02 agosto 2023

L'arte è "en plein air" con la Gavardiana 2023, Vimini: "Edizione da record con 68 artisti"

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L'arte è "en plein air" con la Gavardiana 2023, Vimini: "Edizione da record con 68 artisti"

di Ufficio Stampa Comune di Pesaro

Si terrà dal 5 al 13 agosto 2023 nel cuore del centro storico, la XXXIV edizione della Gavardiana, storica manifestazione d'arte all’aperto proposta ininterrottamente dal 1963 al 1988 e tornata a vivere nel 2015. 

«Tra gli appuntamenti più longevi della città e tra quelli che meglio danno l’idea del senso del collettivo e dello spirito della creatività del nostro territorio; elemento che ha molto a che fare con temi di Pesaro 2024, Capitale italiana della cultura - ha detto Daniele Vimini, vicesindaco assessore alla Bellezza –. La manifestazione si inserisce in un periodo (quello che vive con il ROF) e in luoghi (quelli rossiniani) fortemente simbolici; nella prospettiva 2024 la Gavardiana sarà un evento da rimodulare per poter far vivere al meglio, ad un pubblico ulteriore e diverso dal consueto, lo stupore che sa regalare, ed entrarci in qualche modo in relazione».  

«Da sabato torneranno ad essere occupate, con la passione e il colore di sempre, le corti dei palazzi e le vie limitrofe a Casa Rossini. Insieme, in maniera popolare e rappresentativa, tra arti e generazioni diverse, con un occhio al passato e uno al futuro prossimo, verso Pesaro 2024» spiegano gli organizzatori Luca Storoni, presidente del Q1 e Ennio Buonanno, pittore. 

La rassegna 2023 vedrà l’esposizione delle opere di 68 artisti tra pittura, illustrazione, scultura, ceramica e fotografia e si snoderà tra via Gavardini, Palazzo Gradari e Palazzo Mazzolari Mosca. La pittura e l’illustrazione sarà presente con 33 autori, tra via Gavardini, palazzo Mazzolari/Mosca e palazzo Gradari dove, nel Salone nobile al primo piano, saranno presenti le opere di giovanissimi pittori bielorussi premiati lo scorso giugno a Pesaro all’IX International Contest Grand Festival. Presente anche il senigalliese Franco Fileri che esporrà una piccola personale nella saletta che collega il cortile esterno e la corte centrale di Palazzo Gradari che accoglierà, nell’androne d’ingresso, la fotografia. Saranno 7 gli scultori che esporranno nel cortile esterno di Palazzo Gradari su via Gavardini mentre il gruppo Amici della Ceramica, con le opere di 29 ceramisti, «Un’occasione per conoscere lo stato dell’“arte-ceramica” rispetto ai tanti maestri e progetti della città e un’occasione di collegamento con Faenza, come noi membro dell’Associazione Italiana Città della Ceramica, che è giusto e doveroso sostenere dopo i fatti di maggio» aggiunge Vimini. Presenti anche le opere dei giovanissimi bielorussi nel Salone Nobile al primo piano di Palazzo Gradari. 

Grazie alla disponibilità e alla creatività di Lorena Iacomucci, artista e artigiana della carta e della calligrafia, di fronte al suo Laboratorio d’Arte del Libro CO_LORE in via Gavardini, si terranno dimostrazioni di rilegatura e di calligrafia insieme all’artista Katia Fornaroli per l’intera durata dell’evento. 

L'inaugurazione della Gavardiana 2023 è prevista sabato 5 agosto, alle ore 18.30, nella corte di Palazzo Mazzolari Mosca. L’esposizione sarà visitabile gratuitamente dal 5 al 13 agosto, dalle ore 18.30 alle 23.30. 

L’edizione XXXIV è patrocinata dal Comune di Pesaro, Assessorato alla Bellezza, e organizzata in collaborazione con l’Amministrazione, dal Quartiere 1 - Centro Storico e dagli artisti Ennio Buonanno, Francesco Leoni, Manuela Galimberti e Mara Pianosi.  

STORIA DELLA GAVARDIANA 

La prima edizione della Gavardiana si svolse nell’estate del 1963, su iniziativa dell’associazione artistica Il Camaleonte. Tra gli artisti e fondatori: Claudio Cesarini, Emma Corvo, Franco Fiorucci, Mili Alfideo, Paola Ranocchi, Francesco Romoli e Massimo Dolcini. Il gruppo, che aveva sede in via Gavardini, proponeva con questa iniziativa una diffusione popolare dell’arte, consentendo ai giovani autori e a quelli che non potevano pagarsi una galleria, la possibilità di esporre e farsi conoscere. La forma con cui la conosciamo oggi è dovuta all’intraprendenza e passione di Carlo Mari, scultore con un laboratorio in via Gavardini, oggi trasferitosi in via Mazza, che nel 2015, insieme a Macula dopo ben 27 anni di sospensione, ridette vita alla Gavardiana.

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