Cultura

venerdì 01 marzo 2024

Ente Olivieri, al via il ciclo di Conversazioni Archeologiche su "La trasformazione del mondo antico"

Ente Olivieri, al via il ciclo di Conversazioni Archeologiche su "La trasformazione del mondo antico"

di Ufficio Stampa 

L’Alto Medioevo: un periodo storico finora pressoché sconosciuto a un pubblico non specialistico, sovente trascurato dai programmi scolastici e pertanto lontano dal sentire comune, spesso definito “dark ages”, “secoli bui” dalla storiografia anglosassone, è negli ultimi anni protagonista, in Europa e in particolare in Italia, di una sorta di rinascita; complice l’affermazione del metodo di scavo stratigrafico, si sono infatti affermate le fonti archeologiche che hanno rivoluzionato le conoscenze sulla fine del mondo antico, o meglio della sua trasformazione.

Ed è proprio “La trasformazione del mondo antico” il titolo scelto per designare il Ciclo di Conversazioni archeologiche che l’archeologa Valeria Mariotti terrà in collaborazione con Ente Olivieri presso la Sala Convegni di Palazzo Ciacchi g.c., sede Confindustria di Pesaro e Urbino, martedì 5, giovedì 7 e martedì 12 marzo alle ore 18.00.

Nel corso del primo incontro, martedì 5 marzo, si parlerà di Culti e misteri da pagani a cristiani: tra la fine della Repubblica e l’inizio dell’Impero la religione tradizionale ormai da tempo non soddisfaceva più il sentimento religioso dei singoli, e ciò portò all’affermazione dei culti misterici nella società romana. Spesso di origine orientale, essi consentivano una comunicazione diretta del singolo con le divinità e vi si aderiva a seguito di un percorso che comprendeva vari gradi di iniziazione; è in questo ambiente che dalla metà del I sec. d.C la nuova religione cristiana comincia il suo percorso.

Giovedì 7 marzo, sarà la volta de Il tempo di Teodora: lo spettacolo e il potere: venuta dai gradini più bassi della scala sociale, la giovane Teodora divenne l’idolo delle folle del circo, o meglio dell’Ippodromo di Costantinopoli, affascinando l’imperatore Giustiniano con la sua intelligenza e la sua avvenenza: in questo incontro si approfondirà l’enorme peso politico dello spettacolo nell’Alto Medioevo, seppur profondamente trasformato rispetto ai tempi dei giochi gladiatorii. Sono le immagini dei dittici in avorio ad aiutarci a capire lo spirito del tempo.

L’ultimo appuntamento è previsto per martedì 12 marzo con Tempi barbarici. Invasioni o migrazioni di popoli: un approfondimento sul ruolo che i barbari ebbero nella nuova narrazione della trasformazione del mondo romano. Essi infatti non furono solo semplici distruttori, detentori del monopolio militare, ma è proprio ai loro capi, come Clodoveo, Teodorico, Liutprando e Carlo Magno che spettò il compito di tenere unita la società postromana, trasmettendo, con l’indispensabile apporto delle élites ecclesiastiche, l’eredità antica e fondendola con le istituzioni militari barbariche. La moderna idea dell’Alto medioevo è quella di una integrazione progressiva dei gruppi barbarici all’interno del mondo romano.

L’ingresso per l’intero Ciclo di Conversazioni archeologiche è libero e gratuito fino esaurimento posti; info allo 0721 33344 o a info@oliveriana.pu.it.

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