Cultura

giovedì 17 aprile 2025

A Isola del Piano la mostra "Oltre il confine": l'arte di Nidaa Badwan tra Gaza, Dante e bellezza resistente

A Isola del Piano la mostra "Oltre il confine": l'arte di Nidaa Badwan tra Gaza, Dante e bellezza resistente

Si intitola “Oltre il confine. Un viaggio tra Gaza e Dante” la mostra dell’artista palestinese di fama internazionale Nidaa Badwan, che sarà inaugurata lunedì 21 aprile alle 18.30 nella sala consiliare di Isola del Piano (Piazzetta Asta), e rimarrà visitabile a ingresso libero fino a martedì 13 maggio

Un evento culturale di rilievo, promosso dal Comune e presentato nei giorni scorsi alla presenza del sindaco e presidente della Provincia Giuseppe Paolini, dell’artista stessa e del curatore Francesco Mazzarini, consigliere comunale di Carpegna.

Fulcro dell’esposizione è il potente ciclo di 25 autoritratti fotografici appartenenti alla serie “100 giorni di solitudine”, nati da un drammatico episodio personale: nel 2013, Nidaa Badwan fu arrestata da Hamas per non aver indossato il velo in pubblico. 

Dopo la scarcerazione, scelse di chiudersi per 20 mesi nella sua stanza a Gaza, trasformandola in un laboratorio di bellezza e riflessione, illuminato solo dal sole e privo di artifici tecnici. 

L’arte divenne così per lei un atto di resistenza e guarigione, capace di trasformare un ambiente claustrofobico in un luogo di libertà espressiva.

Accanto a questo percorso intimo, sarà presentato anche “The Game”, trittico ispirato alla Divina Commedia di Dante Alighieri, composto dalle opere “Paradiso”, “Purgatorio” e “Inferno”. 

Realizzato in occasione del 700° anniversario dantesco, il progetto mette in dialogo la Commedia dell’Arte e il poema dantesco, mescolando simbologie culturali e introspezione personale, in un viaggio che unisce idealmente Gaza all’Italia.

«Questa mostra è un arricchimento non solo artistico ma anche umano per la nostra comunità», ha dichiarato Paolini, mentre Mazzarini ha evidenziato il valore internazionale del lavoro dell’artista. 

«L’arte è stata la mia salvezza, la mia voce», ha affermato Nidaa Badwan. 

«È il mio modo per curare me stessa e gli altri, per trasmettere bellezza e messaggi profondi in modo pacifico».

Un evento imperdibile per chi crede nel potere dell’arte come rifugio, denuncia e rinascita.

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