Cultura

venerdì 12 giugno 2020

Il Seicento rivive a Urbania con la mostra di Santa Chiara

Il Seicento rivive a Urbania con la mostra di Santa Chiara

di Ufficio Stampa 

Sarà inaugurata il 20 giugno 2020  alle ore 11.00 la mostra “I TESORI DI SANTA CHIARA- La chiesa di Urbania e il suo cantiere”. In mostra preziosi dipinti, antichi documenti, arredi lignei, libri e reliquiari, alcuni dei quali sono esposti al pubblico per la prima volta dall’inizio dei lavori di restauro che hanno interessato la chiesa di Santa Chiara di Urbania e il monastero delle Clarisse, che per secoli hanno risieduto nello storico complesso monumentale.

Le opere esposte sono un biglietto da visita della città di Urbania che la ritrae nello splendore seicentesco, quando il principe Francesco Maria II della Rovere e la sua corte, diedero vita a un periodo di grande fermento culturale e artistico.

La mostra è legata a doppio filo alla storia delle Clarisse Le opere proposte, e il lungo  lavoro di  cantiere che le ha portate in mostra, offriranno al visitatore uno spaccato sull'Urbania del Seicento, raccontando storie di artisti e di nobili famiglie, come quella degli Ubaldini.

L'inaugurazione del 20 giugno alle 11.00, nel rispetto delle nuove normative Anti-Covid, verrà trasmessa in diretta sulla pagina Facebook del Comune di Urbania.

L'idea di realizzare l’evento espositivo  è nata dopo che il Fondo Edifici di Culto del Ministero dell'Interno (FEC) -Dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione- ha attivato un importante intervento sulla chiesa di Santa Chiara di Urbania, di cui è proprietario sia per la parte strutturale sia per il restauro degli apparati decorativi.

Durante i lavori si è prospettata la possibilità di considerare il cantiere di Santa Chiara come un'opportunità per realizzare una mostra nel Palazzo Ducale di Urbania e nel Museo Diocesano “Leonardi”, aprendo così un dialogo tra le opere d’arte della chiesa e le collezioni storico-artistiche del palazzo riguardanti la storia delle Clarisse durantine. 

La mostra è promossa dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche e dal Comune di Urbania, con il sostegno del FEC, in qualità di ente proprietario dell'edificio sacro e delle opere in esso contenute.

Parte attiva di questo progetto sono anche il Museo Diocesano "Mons. Corrado Leonardi", che conserva tre affreschi staccati provenienti dalla chiesa, e l’Istituto Omnicomprensivo Della Rovere, che ha sede nell’ex monastero di Santa Chiara.

Contemporaneamente alla Mostra sui tesori di Santa Chiara, che rimarrà visitabile fino al 31 ottobre, Urbania attiva altri eventi collaterali che possono accompagnare il visitatore in un viaggio storico e artistico per scoprire le bellezze della città. Assieme alla mostra partirà infatti anche il progetto VisitUrbania, che fornirà a tutti i visitatori spunti e idee per vivere la città a 360 gradi, immersi nella ricchezza che Urbania e il suo territorio offrono al visitatore, dall'arte al paesaggio  dall'enogastronomia agli eventi culturali, fino alle stimolanti  attività esperienziali da svolgere all’aperto, nel verde paesaggio dell’Alta Val Metauro.


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