Cultura
giovedì 11 giugno 2020
Il grido d'aiuto del cinema delle Marche

Il mondo della produzione del cinema delle Marche lancia il suo grido d’allarme. Un accorato appello alle istituzioni regionali (Regione Marche; Fondazione Marche Cultura; Marche Film Commission), per accogliere l’Sos lanciato da oltre 700 imprese operative nella filiera del cinema e dell’audiovisivo. Mesi di stop forzato dei set; cinema chiusi; produzioni sospese e nessuna prospettiva a breve incoraggiante. Anzi. I nuovi protocolli imporranno misure stringenti, costose e complicate - anche giuridicamente - per il riavvio dei set e per la riapertura della sale. A questo si aggiunga l’esiguità o la quasi totale assenza di fondi per la ripartenza per un settore fondamentale per la promozione del territorio. A differenza di altre categorie della produzione e dei servizi di questa regione il cinema è rimasto quasi totalmente inascoltato e lasciato privo di risorse e fondi emergenziali.
Per questa ed altre ragioni CNA Cinema e Audiovisivo, Comitato Autori e Professionisti Cinema Marche e Agici indicano alcune priorità di intervento sulle quali orientare risorse e progetti in questa fase di riavvio.
CNA Cinema e Audiovisivo Marche, Comitato Autori e Professionisti Cinema Marche, Agici, che rappresentano numerose imprese del settore (produttori, registi, filmaker, attori), e di tutta la filiera (operatori, fonici, tecnici, costumisti, truccatori, scenografi) - nonché gli esercenti della sale cinematografiche - alla luce di quanto emerso nei primi due confronti con le istituzioni propongono una serie di azioni.
Alcune che debbono essere messe in campo quanto prima per fronteggiare l’emergenza e la ripartenza; altre che dovranno essere programmate a breve ma che prevedono interventi più strutturali.
AZIONI STRAORDINARIE
Un Fondo emergenziale Covid per sostenere le spese extra (igienizzazione dei set, messa in sicurezza dei lavoratori; presìdi; assicurazioni; etc.), da destinare al settore del cinema e dell’audiovisivo. Facilitazioni burocratiche per i film che all'arrivo del lockdown erano già in preproduzione e saranno realizzati nel biennio 2020/21.
Inoltre, un bando straordinario da istituire per l’anno 2020 di almeno 300mila euro. In una fase in cui le produzioni cinematografiche tradizionali sono in forte difficoltà per affrontare i regolamenti post-Covid, il bando dovrebbe essere incentrato su documentari, serie web, animazioni e cinema sperimentale che raccontino l'immaginario regionale attraverso un cinema agile e innovativo, costruito sul rapporto diretto con la realtà.
AZIONI STRUTTURALI
Vi sono poi una serie di azioni strutturali e di più lungo respiro sulle quali le realtà della produzione concordano occorra iniziare a lavorare da subito.
Tra queste una nuova Legge regionale sul cinema che regolamenti il settore e disciplini in maniera più dettagliata incisiva e puntuale azioni, reperimento risorse e che preveda azioni di promozione a tutta la filiera del cinema; un settore che crea occupazione, lavoro e contribuisce in maniera decisiva alla promozione del territorio. Questo senza contare i beneficiari indiretti dei set: dalle strutture ricettive ai sistemi turistici delle location interessate, con ricadute sull'intero sistema culturale regionale.
Per questo CNA, Comitato Autori Cinema Marche e Agici chiedono che si istituiscano bandi specifici dedicati al settore del cinema marchigiano cominciando a pensare di poter dare alle imprese e a tutto il settore finestre di sostegno certe (con almeno due bandi all’anno), per promuovere il comparto e la produzione culturale e cinematografica delle Marche. Cosa che peraltro avviene da tempo in altre regioni anche a noi limitrofe.
Occorrerà inoltre ridefinire al più presto ruolo funzioni e compiti della Marche Film Commission al fine di promuoverne un miglioramento gestionale ed operativo.