Cultura
sabato 18 aprile 2020
Il Festival Gad e gli Amici della Prosa salutano Claudio Sora

Il Festival Nazionale d'Arte Drammatica, gli Amici della Prosa, tanti concittadini e tanti artisti italiani piangono oggi la scomparsa di Claudio Sora, attore sui palcoscenici di tutta Italia con le compagne più importanti e gli attori più famosi del secondo novecento, ma anche appassionato cultore della tradizione ceramica pesarese, l'amore di una vita sin da bambino e poi finché le forze lo hanno sorretto.
Tra il 2000 e il 2012 ha assicurato come Direttore Artistico il rilancio del Festival Nazionale d'Arte Drammatica, il Festival dei GAD, favorendone il successo nazionale con misura e competenza.
Gli Amici della Prosa di Pesaro cureranno entro l'autunno la pubblicazione dei suoi ricordi d'artista.
Il Presidente degli Amici della Prosa, Giovanni Paccapelo, lo ricorda così:
Quante serate con Claudio, nelle frugali cene del dopo-teatro, a parlare di autori, attori, registi… l’occasione per conoscere aneddoti ed incontri della sua vita d’artista e le sue considerazioni sempre sorrette da grande competenza e da perfetta misura nei giudizi. Dopo l’intera vita professionale trascorsa nel mondo dell’economia, Claudio è stato per me il maestro che mi ha guidato alla scoperta del teatro di prosa e alla conoscenza dell’insospettato teatro amatoriale. Lo ha fatto con l’amore di un fratello maggiore e con la gentilezza che ha contraddistinto ogni atto della sua vita.
Grazie Claudio!
Un ricordo del Direttore Artistico del Festival, Cristian della Chiara:
Se n’è andato Claudio Sora. Difficile condensare in poche righe una vita lunga e piena come la sua. O forse due vite: la prima trascorsa a calpestare i più importanti palcoscenici d’Italia e la seconda ad accogliere appassionati, amici e turisti nella sua magica bottega di ceramista in via Rossini: negozio si, ma soprattutto un piccolo museo a ricordo dell’arte di Elso Sora, suo adorato babbo.
O forse mille vite, come sono quelle degli attori che si portano dentro quella di ognuno dei personaggi che incarnano e che Claudio custodiva come scrigno prezioso in sé ma che poi regalava con generosità quando ci si ritrovava a chiacchierare assieme. Era uno spasso Claudio perché la sua formidabile memoria gli permetteva di restituire fotogrammi nitidi di un passato illustre condiviso con i più importanti attori teatrali: per ognuno di loro c’era un aneddoto divertente, un ricordo commosso, un insegnamento da restituire. Ho conosciuto personalmente Claudio quando sono stato chiamato a dirigere il festival GAD di cui per oltre 10 anni era stato Direttore Artistico, carica che ora si apprestava a lasciarmi, pur restando vicino, vicinissimo al Festival e alle sue attività. Sorridevamo spesso insieme del suo “Bravissimi!!!” gridato agli attori delle compagnie che andavamo a trovare subito dopo lo spettacolo: non importava come fosse andato lo spettacolo, il suo “Bravissimi!!!” era sempre forte, generoso e convinto. Non era malizioso quel dono riservato anche a chi proprio bravo quella sera non era stato, ma era il regalo sincero di chi sapeva che un minuto dopo la chiusura del sipario l’attore va omaggiato comunque per il lavoro compiuto, la fatica, la passione e il sudore lasciato sulle tavole. Poi a cena, piano piano, la sua grande competenza gli permetteva analisi più approfondite e con la saggezza di un anziano maestro e l’amabilità che fra tutte le sue qualità più di ogni altra lo contraddistingueva si dedicava a dispensare consigli ed anche affettuosi rimbrotti a tutti gli attori che lo ascoltavano con grata attenzione.
Mi piaceva molto ascoltare i ricordi di Claudio con protagonisti i più grandi del teatro, da Gassman ad Albertazzi fino al suo grande amico Arnaldo Ninchi cui non mancava mai di rivolgere un pensiero commosso. Da qualche tempo aveva iniziato a raccoglierli con cura in un memoriale che aveva in cuore di pubblicare a breve. I mesi scorsi ero stato spesso a trovarlo e così era nata l’idea di pubblicare il libro all’interno della collana Teatro di marca realizzata dagli Amici della Prosa e a questo si dedicava con passione ed energia commoventi.
Lo pubblicheremo il tuo libro Claudio, e ci sarà Tullio Solenghi a presentarlo, il tuo grande amico che ne ha curato la prefazione e ci saremo tutti noi divertiti e grati, ma senza di te non sarà la stessa cosa.
Ciao Claudio.