Cultura
venerdì 20 dicembre 2019
I migliori album del 2019

di Luca Petinari
Il 2019 è stato un ottimo anno per la musica, che ha visto l'uscita di diversi album che hanno destato l'attenzione di tutti gli ascoltatori, a prescindere dal genere. Ed è qui la vera grande vittoria di questa annata: l'essere riuscita a portare un suono nuovo alle orecchie di chi magari si è sempre radicalizzato in un genere musicale. Tra i punk che ritrovano lo spirito rivoluzionario nell'elettronica e gli ascoltatori più colti che riflettono sui significati della società con il pop, abbiamo scelto i cinque album più significativi del 2019. Più uno bonus.
Caterina Barbieri - Ecstatic Computation
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La compositrice elettronica italiana trova la quadratura del cerchio nelle sue ricerche sintetiche analogiche. Il suono prodotto dalle macchine in Ecstatic Computation ha qualcosa di molto umano, con il quale è possibile emozionarsi. Uscito per la Editions Mego, una delle etichette più importanti a livello mondiale per la musica sperimentale.
FKA twigs - MAGDALENE
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Il secondo album dell'artista, producer e performer britannica propone un pop/r'n'b dalle ritmiche lente e rarefatte. Sensuale e sofferente, FKA twigs mette in scena il malessere di una società che giudica una donna in base al suo fisico o, ancora peggio, all'uomo che le sta accanto. Uno schiaffo al patriarcato tramite la figura biblica di Maria Maddalena.
Lana Del Rey - Norman Fucking Rockwell!
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Ci ha messo quasi un decennio intero, ma alla fine l'anti-anti-diva ce l'ha fatta a sfornare il suo capolavoro. Lana Del Rey con il suo nuovo album raccoglie un campionario di tutte le ottime cose lasciate a mo' di Pollicino in tutti i suoi album e le amalgama in un gioiello che riserva sorprese ascolto dopo ascolto, grazie anche alla produzione di Jack Antonoff.
Solange - When I Get Home
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Se il capolavoro A Seat At The Table non fosse stato abbastanza, con When I Get Home smetterete di considerare Solange Knowles come la sorella minore di Beyoncé. In un album di 41 minuti mixato divinamente, passando tra skit parlati, soul, r'n'b e sonorità trap, la nostra ripercorre le proprie origini. Perché a un punto d'arrivo corrisponde sempre un punto d'inizio.
Tyler The Creator - IGOR
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Se fosse un film, di IGOR diremmo che è scritto, diretto e recitato da Tyler Okoama. Il rapper della Odd Future tira fuori il suo album più personale ma anche il meno tyleroso del suo repertorio. Non aspettatevi un album hip hop, non aspettatevi un album à la Tyler, non aspettatevi nemmeno un album, ci aveva avvertito. Tra soul-funk, trap e reminiscenze pop, IGOR sembra la creatura che il rapper ha sempre covato in sé e che finalmente è riuscito a partorire.
BONUS: Bad Bunny - X 100pre
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Bonus, extra, menzione d'onore, mettetela come volete, ma di questo album bisogna parlarne. Tecnicamente, è uscito nel 2018, alla vigilia di Natale per la precisione, ma è inutile negare quanto il debutto di Bad Bunny abbia avuto un impatto durante tutto il 2019. X 100pre sdogana definitivamente la nuova scena urban sudamericana, con il suo mix di trapero e reggaeton. Non è la solita cantilena stagionale sfornata per l'estate, che muore dopo pochi mesi. Bad Bunny va oltre, è qualcosa di nuovo. !La nueva religìon!