Hangartfest 2025, chiusa con successo la XXII edizione. In arrivo a ottobre la rassegna Videobox

Si è conclusa tra entusiasmo e ampia partecipazione la XXII edizione di Hangartfest, festival internazionale di danza contemporanea che dal 5 al 21 settembre ha animato Pesaro e il territorio con 24 appuntamenti dedicati alla sperimentazione coreografica.

Prime assolute, coproduzioni, progetti speciali e performance site-specific hanno trasformato spazi diversi – dal Centro Arti Performative La Maddalena al Museo Nazionale Rossini, dal Salone Antonia Pallerini a Palazzo Gradari, fino a Villa Imperiale nel Parco San Bartolo – in palcoscenici di creazione e dialogo. Grazie alla collaborazione con il Fe.M Festival di Microarchitettura, la danza ha raggiunto anche i borghi di Piobbico e Lunano, intrecciando arte, architettura e paesaggio naturale.

Il tema del mito ha attraversato molte produzioni, reinterpretato come forza vitale e generatrice di immagini, visioni e nuovi linguaggi. L’edizione 2025 ha confermato inoltre l’attenzione del festival ai giovani talenti, alle tecnologie innovative e ai nuovi scenari delle performing arts. «La danza – ha sottolineato il direttore artistico Antonio Cioffi – ha la capacità di aprire nuove visioni sul mondo, intrecciandosi con installazioni, videoarte, scultura e perfino astrofisica».

Il percorso di Hangartfest prosegue dall’8 al 12 ottobre con la V edizione di Videobox, festival dedicato alla videodanza e ai linguaggi artistici contemporanei. La rassegna, ospitata alla Maddalena, propone performance cross-mediali, installazioni audiovisive, laboratori e nuove tecnologie, con una sezione speciale sulle esperienze immersive in realtà virtuale e aumentata. Al centro il Premio Interfaccia Digitale, che quest’anno valorizza progetti realizzati con animazione, motion capture e intelligenza artificiale.