Cultura
giovedì 22 maggio 2025
Gradara, prorogata fino al 2 giugno la mostra "Da Zanvettori all'ultima castellana"

È stata prorogata fino al 2 giugno 2025 la mostra “Da Zanvettori all’ultima castellana. Le stanze private della Rocca di Gradara”, un’occasione unica per immergersi nell’atmosfera più intima e raffinata della celebre fortezza marchigiana.
Curata da Stefano Brachetti e Fabio Fraternali, l’esposizione è stata inaugurata lo scorso 8 dicembre e ha già attirato numerosi visitatori.
Allestita all’interno della Rocca di Gradara, la mostra ricostruisce con grande cura e suggestione gli anni che ne segnarono la rinascita, rivelando aspetti meno noti del suo passato novecentesco.
Attraverso oggetti, cimeli e arredi d’epoca, molti dei quali provenienti da collezioni private, e l’utilizzo di supporti tecnologici, il percorso espositivo restituisce al pubblico la dimensione privata della Rocca prima della sua musealizzazione, quando era ancora una sontuosa dimora aristocratica.
Un vero omaggio alla memoria dell’ultima castellana, Alberta Porta, è rappresentato dagli abiti firmati Alberta Ferretti, selezionati dalle collezioni di alta moda della celebre stilista, che ha voluto così rendere un tributo personale alla storia del luogo.
Il racconto si concentra in particolare sul periodo a partire dal 1920, anno in cui la Rocca fu acquistata dall’ingegner Umberto Zanvettori, che ne promosse un complesso e articolato intervento di restauro architettonico e artistico.
Fino al 1923, la fortezza fu trasformata da importanti protagonisti del restauro e delle arti decorative del primo Novecento, tra cui l’architetto Gustavo Giovannoni, il decoratore Guido Enrico Fiorini, collaboratore di Carlo Rubbiani, il senese Antonio Mostardini e il pittore abruzzese Carlo Patrignani.
L’esposizione consente così di riscoprire un capitolo affascinante della storia della Rocca, restituendo valore a una memoria privata e raffinata, tra passato e presente, tra arte e vita.