Cultura
lunedì 20 settembre 2021
Fernando Mencherini, il compositore visionario di Cagli

Itinerario Musicale è una rubrica in collaborazione con la Confcommercio Marche Nord volta a raccontare il territorio della provincia di Pesaro e Urbino tramite le sue eccellenze musicali
Negli anni '70 lo spirito di rinnovamento artistico ha invaso ogni disciplina e ogni luogo. Compresa la nostra provincia, che dal blasone della costa fino all'entroterra è stata fucina di artisti visionari. Uno di questi è Fernando Mencherini, da Cagli.
A raccontarci questa figura musicalmente complessa e affascinante è Alessandro Petrolati, anch'egli di Cagli. Alessandro ha studiato pianoforte e musica elettronica al Conservatorio di Pesaro e divide la sua attività artistica tra il pianista classico e compositore di musica elettronica, con un solco netto tra l'approccio tradizionale del pianoforte e una proiezione più sperimentale per quanto riguarda la composizione. Dal 2019 fa parte del CDA dell’Istituzione del Teatro Comunale e nel 2011 ha fondato la apeSoft, una software house indie, (www.apesoft.it) che sviluppa applicativi software per la musica elettronica e per il sound design, apprezzate da ogni parte del mondo.
«Ho conosciuto Fernando quando avevo 18 anni, studiavo pianoforte al Conservatorio di Pesaro, non avevo ancora intrapreso lo studio della musica elettronica», racconta Alessandro. «La nostra conoscenza era destinata a consolidarsi col tempo, avevamo cominciato a frequentarci, mi ricordo che andammo insieme a sentire alcuni concerti dove si eseguivano sue musiche, i viaggi in macchina erano particolarmente divertenti e io facevo tesoro di ogni sua parola. Purtroppo nel 1997 Fernando è prematuramente scomparso. A Cagli c’è anche un altro legame con Fernando che è l’attuale direttore del Teatro Sandro Pascucci, che ha frequentato il corso di musica elettronica a Pesaro insieme a Eugenio e Fernando».
Una conoscenza, quella tra Alessandro Petrolati e Fernando Mencherini, che ha permesso al primo di capire anche le radici artistiche proiettate verso la sperimentazione del secondo: «Per capire l’importanza di Fernando Mencherini bisogna tornare allo spirito che ha pervaso la musica e l’arte in generale negli anni ‘70, è necessario per comprenderla. In via semplificativa diciamo che la direzione di rinnovamento tracciata dai compositori di quella generazione (e anche di quelle precedenti), è legata al tentativo di rinnovamento del linguaggio. L’utilizzo degli strumenti musicali tradizionali volge verso una direzione nuova, nuove tecniche interpretative sono richieste dai nuovi tipi di scrittura adottati. Il pensiero del compositore, una volta per tutte, è fissato su un supporto magnetico, statico, immutabile nel tempo e non subordinato all’interprete. L’azione compositiva ‘nel suono’, piuttosto che ‘con i suoni’».
Fernando ha studiato composizione al conservatorio Rossini di Pesaro, frequentando il laboratorio di musica elettronica annesso al conservatorio, il L.E.M.S. (Laboratorio elettronico per la Musica Sperimentale), sotto la guida di Walter Branchi. «Anche se la sua produzione elettronica è di passaggio, quell’ambiente ha sicuramente influenzato e condizionato pesantemente lo stile cha ha potuto esprimere appieno nella produzione strumentale». Circoscrivibile in circa un ventennio (dal 1977 al 1997) l'attività musicale e culturale di Fernando Mencherini è stata inarrestabile: «Il catalogo delle sue opere è corposissimo - continua Petrolati - spazia dai pezzi per strumenti solisti a quelli per ampi ensemble, dal teatro-danza al documentario radiofonico, dall'opera breve alle musiche per coro». Anche la sua attività di organizzatore di concerti, festival e rassegne non ha conosciuto soste, e non ha mai considerato un limite quello del lavorare in provincia, riuscendo a portare a Cagli una quantità di artisti e musicisti di primo piano.
«La musica di Mencherini indaga la nostra epoca, non insegue mai il facile consenso, intreccia rapporti con le altre arti (numerose le collaborazioni con pittori, scrittori, danzatori). È musica che richiede ai suoi interpreti dedizione e complicità, non a caso quando possibile Fernando Mencherini cercava di instaurare con i suoi esecutori un rapporto che andasse al di là di quello strettamente professionale, scegliendoli tra quelli più affini culturalmente e umanamente».
A Fernando è stata intitolata quella che era la sala del Ridotto del Teatro, ora si chiama sala Fernando Mencherini, mentre molti musicisti ancora suonano le sue composizioni. Nel 2007 e nel 2013 si sono svolti due partecipatissimi Concorsi internazionali per esecutori di musica contemporanea a lui dedicati. «A Cagli vive la sua famiglia, Gastone e Giuliana e un seguito di amici e artisti che lo tengono ancora vivo nel cuore, anche perché è stato un personaggio straordinario non solo dal punto di vista musicale, carismatico ha lasciato un ricordo indelebile della sua intelligenza, acutezza e attento osservatore della realtà»
«Cagli è un luogo molto ospitale, vivace e con una ottima ricettività, le programmazioni del Teatro hanno sempre tenuto conto di questo vantaggio, proponendo quindi programmi capaci di attirare un pubblico eterogeneo e forestiero».
Esiste un sito Internet dal quale è possibile ascoltare la musica di Fernando Mencherini, consultare il catalogo della sua produzione e altre informazioni.