Cultura
venerdì 22 novembre 2024
Fermignano si prepara a festeggiare i 510 anni dalla morte del suo illustre concittadino Donato Bramante
di Ufficio Stampa Comune di Fermignano
Pittore, letterato e architetto ma soprattutto una mente multiforme e geniale molto ammirata dai suoi contemporanei: Fermignano si prepara a festeggiare i 510 anni dalla morte del suo concittadino Donato Bramante, nato proprio qui, in località Ca' Melle, nel 1444 e morto a Roma nel 1514.
Donato "Donnino" di Angelo di Pascuccio, detto il Bramante è il più illustre cittadino di Fermignano e, dopo le celebrazioni per il mezzo secolo dalla morte, il suo paese natale vuole portare l'attenzione su questa figura che tante testimonianze artistiche e architettoniche ha lasciato in numerose città italiane.
Così, con il supporto della Regione Marche, il Comune di Fermignano ha messo a calendario due appuntamenti di grande spessore.
Si comincia mercoledì 27 novembre alle 17.30 presso la Sala Monteverdi per un incontro su “Bramante e la cultura artistica ad Urbino dallo studiolo di Federico al Cortegiano” con l'introduzione di Maria Beltramini, professoressa associata di Storia dellʼarchitettura dell'Università di Torino, e l'intervento di Francesco Guidi, storico dellʼarte dell'Università di Bologna.
Il secondo appuntamento, invece, sarà il 12 dicembre sempre alle 17.30 alla Sala Monteverdi con
“I sonetti del Bramante” a cura di Brunella Paolini, Direttrice dell'Ente Olivieri, Biblioteca e Musei Oliveriani di Pesaro.
Nell'occasione verranno presentati anche dei video legati a pittura e architettura bramantesche e alla loro eredità nel mondo dell'arte.
Già l'11 aprile scorso, anniversario della morte dell'artista, c'era stato un primo momento di ricordo con la conferenza “Bramante nelle fonti archivistiche urbinati” tenuta dalla dott.ssa Anna Falcioni, docente di storia medioevale presso l’Università degli studi di Urbino e Presidente della Deputazione di Storia Patria per le Marche. Il sindaco Emanuele Feduzi, gli assessori Ubaldo Ragnoni e Monica Scaramucci, i coordinatori Unilit Delfina Betonica e Giulio Finocchi hanno deposto una corona di alloro al busto del Bramante, opera dello scultore ceramista Bruno Baratti di Pesaro, realizzato nel lontano luglio del 1976. A maggio si era tenuto un altro incontro dal tema “Fortuna di Bramante da Giorgio Vasari ad Arnaldo Bruschi” con l'intervento della Dott.ssa Maria Beltramini per sottolineare l'importanza di Bramante nell'influenza dell'architettura moderna.
È stata anche l'occasione per presentare una medaglia coniata appositamente per queste celebrazioni dall'artista Carlo Migiani.
L'occasione è importante per avviare una sensibilizzazione verso la figura di questo grande artista sia presso i fermignanesi, con particolare attenzione verso le giovani generazioni, sia per coinvolgere turisti e visitatori, così come gli addetti ai lavori nei vari settori dell'architettura moderna e dell'arte.
Nella realizzazione di questi progetti saranno coinvolti cittadini gli studenti dell’ICS Donato Bramante di Fermignano, del Liceo Artistico ‘Scuola del Libro’ e dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, l'università degli Studi Carlo Bo di Urbino e le associazioni del territorio.
“Stiamo lavorando per far conoscere sempre di più la figura di Bramante - ha detto il sindaco di Fermignano Emanuele Feduzi -, seguendo un doppio binario che lo porti non solo in tutto il mondo ma anche a diventare un emblema per i fermignanesi, con iniziative che lo facciano conoscere anche ai suoi concittadini. Ringrazio il consigliere Giorgio Cancellieri che ci ha aiutato ad arrivare a questo contributo della Regione Marche, importante per far sì che questi eventi dedicati al genio nostro compaesano potessero realizzarsi”.
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