Cultura
giovedì 29 maggio 2025
"A Fermignano c'è il mare": l'opera collettiva di Gaggia e Gaglianò unisce arte, memoria e sostenibilità

Dal 6 giugno, a Fermignano ci sarà davvero il mare. Non si tratta di una svista geografica, ma del titolo poetico e visionario di un’installazione collettiva ideata dall’artista Giovanni Gaggia con la curatela di Pietro Gaglianò, realizzata grazie alla collaborazione tra il Comune (Assessorato alle Politiche Educative) e l’Istituto Comprensivo Donato Bramante, nell’ambito del progetto La storia siamo noi, attivo dal 2022 per promuovere cittadinanza attiva e intercultura.
L’opera, intitolata “A Fermignano c’è il mare”, è l’esito di un percorso didattico e creativo sviluppato nel corso dell’anno scolastico 2024/2025 attraverso il Progetto Continuità, che ha coinvolto bambini di 5 anni, alunni delle scuole primarie (prime e quinte classi) e studenti della secondaria di primo grado, insieme agli insegnanti. Insieme hanno riflettuto sui temi della memoria condivisa e del valore della collettività, traducendo il confronto in parole, immagini e gesti.
L’installazione si articola in due parti. La prima è un “mare urbano” creato con teli di jeans donati dall’azienda Ideal Blue Denim Evolution – Gruppo Florence, su cui i bambini e le bambine di Fermignano hanno cucito pensieri e riflessioni. L’opera verrà inaugurata pubblicamente venerdì 6 giugno alle ore 18:30 in piazza Garibaldi, per poi trovare collocazione permanente nell’agorà della scuola elementare. La seconda parte del progetto consiste in una traccia sonora che raccoglie le voci dei giovani partecipanti, accessibile attraverso QR code stampati su placche metalliche, installate in vari punti della città, dando vita a un monumento diffuso.
“A Fermignano c’è il mare” non è solo un progetto artistico, ma anche un’azione educativa e ambientale. In un’epoca dominata dal fast fashion, la scelta di riutilizzare scarti tessili rappresenta un gesto simbolico potente: trasformare ciò che è considerato rifiuto in un’occasione di bellezza, condivisione e consapevolezza ecologica. Il mare che prende forma in piazza non ha confini: è un bene comune, costruito con materiali poveri e impreziosito dalle parole dei più piccoli.
Giovanni Gaggia, fondatore di Casa Sponge e autore di opere di forte impegno civile, ha dichiarato: “Questo mare è il simbolo di un desiderio condiviso: avere un mare di tutti, senza confini. È un’opera effimera ma duratura nella memoria, che ci ricorda che l’arte può essere strumento per immaginare un futuro possibile”.
Monica Scaramucci, assessora agli eventi, sottolinea come il progetto nasca dal cuore della comunità: “Non è solo un’opera d’arte, ma un gesto collettivo che unisce generazioni, culture e sogni. Fermignano oggi è più di un luogo: è un’idea di futuro, fatta di ascolto, creatività e partecipazione”.
Il progetto porta la firma di due figure di spicco del panorama artistico e culturale italiano. Giovanni Gaggia (classe 1977) è artista e fondatore di Casa Sponge, ha partecipato alla Biennale di Venezia e ha dedicato una parte importante della sua ricerca al tema della memoria, come dimostra la sua recente mostra sulla strage di Ustica al Museo RISO di Palermo. Pietro Gaglianò (classe 1975), architetto, curatore e saggista, è noto per le sue indagini sul rapporto tra arte, pedagogia e spazio pubblico. Tra le sue pubblicazioni più recenti, L’emancipazione del mondo e La sintassi della libertà.
Il mare che arriverà a Fermignano il 6 giugno è un mare nuovo: fatto di stoffa, parole e speranza. Un mare che unisce, educa e accoglie.